Teofilatto (Aniasa): “Sul fringe benefit il governo è corso ai ripari”

Secondo il direttore area fisco ed economia di Aniasa con l’emendamento “salva flotte” il governo “ha messo una pezza alla surreale norma sul fringe benefit delle auto aziendali”

“Dopo cinque mesi di infruttuosi tentativi, finalmente il governo ha messo una pezza alla surreale norma sul fringe benefit delle auto aziendali. Surreale in quanto distonica dal tanto declamato principio di neutralità tecnologica e, nei fatti, fonte di maggiori costi per un milione di driver e 200 mila aziende”. Lo spiega Pietro Teofilatto, direttore area fisco ed economia di Aniasa, dopo l’arrivo dell’emendamento “salva flotte” che esclude i veicoli aziendali ordinati nel 2024 e assegnati nei primi sei mesi del 2025 dalla nuova tassazione sui fringe benefit delle auto aziendali introdotta dal primo gennaio con la Legge di Bilancio. Le auto assegnate non solo nel corso del 2024, ma anche quelle arrivate nei primi sei mesi del 2025 non subiranno variazioni nei trattamenti fiscali e contributivi, come richiesto a gran voce negli ultimi mesi dalle associazioni di categoria.

Tuttavia, ha spiegato Teofilatto, “sarebbe stato più saggio stabilire una gradualità dei nuovi meccanismi ed un limite temporale maggiore ad una misura che ad oggi agevola solo il 13% delle immatricolazioni e penalizza il restante 87%. Adesso, con la prevista proroga per l’attuazione della legge delega, bisogna continuare ad insistere con il governo per un piano organico sulle politiche fiscali delle autovetture utilizzate dalle aziende. Tema diventato di primario interesse con la recente comunicazione della Commissione EU circa la Decarbonizzazione delle flotte aziendali”.