Economia sopra tutto. E poi, rispetto ambientale e praticità di rifornimento, ora che anche il self service non è più un tabù. Sono le chiavi di volta del progressivo affermarsi del metano che, complici l’aumento dei prezzi dei carburanti e la disponibilità sul mercato di un ventaglio sempre più ampio di veicoli, dai mezzi commerciali ai bus, dalle citycar alle berline di rappresentanza, guadagna consensi sempre nuovi. Lo dimostra anche il trend dell’immatricolato, con la ripresa del segmento delle vetture a metano, nonché l’andamento delle vendite di gas naturale per autotrazione, in crescita di oltre il 10% nell’ultimo biennio, in controtendenza rispetto al calo complessivo del mercato dei carburanti.
Il metano protagonista
Cartine di tornasole degli sviluppi in corso, la nutrita e convinta adesione alla “Settimana del metano”, che Econometrica ha organizzato in collaborazione con Eni coinvolgendo una dozzina di piccole e grandi flotte private e del trasporto pubblico. E, in parallelo, il notevole interesse suscitato dal primo “Giro d’Italia a metano”, compiuto dal giovane terzetto composto da Laura Bartoli, Rebecca Coslovi e Caterina Paolinelli alternatesi alla guida di una Mercedes E 200 Ngt: un tour di2.382 chilometri, partenza da Bari e arrivo a Bologna (al MotorShow), con tappe a Roma, Firenze, Bolzano e Monza, tradottosi in una lunga e confortevole passerella contraddistinta da soste che puntualmente hanno dato la stura a un fuoco di fila di domande da parte dei passanti e degli altri automobilisti. Possibile che un’ammiraglia della Stella vada a metano? Cosa dire della fluidità di marcia e del piacere di guida? E della presenza di distributori lungo la penisola? E poi, quanto tempo per fare il pieno? Ma soprattutto, si risparmia davvero?
Gas naturale alla ribalta mediatica per merito del primo “Giro d’Italia a metano” e della “Settimana del metano”, che ha coinvolto flotte private e del trasporto pubblico locale: 348 mezzi hanno percorso 617.701 km consumando 292.865 kg di metano e risparmiando sul gasolio 109.366 euro, 15,86 ton di Nox e 18,17 kg di particolato.
Dati alla mano
Dubbi che scompaiono in fretta: in primo luogo, conti alla mano,131 kgdi metano negli otto rifornimenti necessari per l’intero viaggio corrispondono a 122 euro; con la benzina la spesa sarebbe stata di 304 euro,182 inpiù. Per riempire il serbatoio della Mercedes (19,5 kg, equivalenti a circa300 kmdi autonomia) i tempi di attesa sono analoghi a quanto serve per rifornirla di benzina. Riguardo alle emissioni di CO2, l’uso del metano ha permesso di ridurle del 20%, a360 Kg. Peraltro, la resa energetica di un Kg di metano corrisponde a1,5 litridi benzina, a1,3 litridi gasolio e a2 litridi gpl. Così, sulla base dei prezzi aggiornati al mese scorso, la spesa per il carburante dell’automobilista che percorra 15mila km all’anno con una vettura a metano corrisponde a 924 euro, che salgono a 1.452 per un omologo veicolo a gpl e, rispettivamente, a 1.976 o 2.385 se l’auto è a gasolio ovvero a benzina.
Comfort e prestazioni
La comodità e le prestazioni, come abbiamo potuto sperimentare direttamente nella prova organizzata durante la kermesse del Monza Rally Show, non cambiano rispetto al viaggiare a benzina:la Mercedes E200 Ngt, la vettura bifuel più potente sul mercato con il suo propulsore turbocompresso quattro cilindri da 1.800 cc, capace di 163 cv e di una coppia massima di 240 Nm a 3.000 giri/min, adotta iniettori di ultima generazione e uno speciale regolatore che mantiene costante la pressione di alimentazione del gas. Il potere antidetonante del metano permette in generale, nei motori turbo, di aumentare il rapporto di compressione, e, con esso, il rendimento. Altro elemento chiave, i distributori: oggi sono circa 850, “ma potrebbero raggiungere quota mille – assicura Marco Toletti, vicepresidente grandi clienti di eni Gas & Power – entro la fine del 2012. La novità sta nel fatto che non si è più legati alla presenza di condotte, dal momento che il metano può arrivare al distributore pure in autocisterna criogenica, per essere rigassificato sul posto”.
Una scelta diffusa
Dagli anni ’40, periodo al quale risalgono i primi impieghi del metano per autotrazione, la tecnologia ha compiuto progressi enormi “e – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente di Econometrica – ora rappresenta una scelta sempre più diffusa non solo nelle aziende di trasporto pubblico ma anche tra i gestori di flotte, pure in virtù della maturazione di una più solida coscienza ambientale”; e sta prendendo piede il ricorso a mezzi a gas naturale anche per la consegna delle merci per il cosiddetto ultimo miglio in ambito cittadino. “Il metano – aggiunge Toletti – è una risposta valida e immediata alle problematiche dell’ambiente, come testimoniano le deroghe ai blocchi della circolazione nei centri urbani: particolato pressoché nullo, meno ossidi di zolfo e di azoto, che fanno il paio con la riduzione del 30% dei gas serra e del 90% delle emissioni responsabili del buco nell’ozono. Inoltre, per abbassare ulteriormente le emissioni di CO2 stiamo sperimentando da qualche tempo una particolare miscela di idrogeno e metano”. A confermare le caratteristiche di carburante più economico ed ecocompatibile, ecco la “Settimana del metano”, che, tra il 21 e il 27 novembre scorsi, si è concentrata sul monitoraggio di consumi ed emissioni di 348 veicoli: dai 3 furgoni di Log-In al quartetto del Centro Agroalimentare e Logistica di Parma passando per i 9 veicoli di Cityporto Padova e le 12 auto di Ocme, e, poi, dai 14 mezzi commerciali di Vepal e le 17 vetture del Gruppo Corpo Vigili Giurati, agli 86 autobus a metano della Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli e ai 203 autobus dell’Atc di Bologna e Ferrara. Risultato:617.701 kmpercorsi con292.865 Kgdi metano, spendendo 109.366 euro in meno rispetto al gasolio, e, soprattutto, risparmiando all’ambiente 15,86 ton di ossido di azoto (Nox) e18,17 kgdi particolato. Dati che, non c’è dubbio, si commentano da soli.
L’ecomobilità delle merci nella settimana del metano
Flotte pubbliche e private col comune obiettivo delle economie di gestione e del rispetto ambientale: ecco i partecipanti all’iniziativa della “Settimana del metano”, che ha visto in prima fila la piemontese Vepal, affiliata del corriere espresso Gls e forte attualmente di 42 mezzi a gas naturale, tra veicoli commerciali e vetture. Dice l’ad dell’azienda Roberto Molino: “Da sette anni utilizziamo veicoli a metano: poiché anche un solo giorno di fermo comporterebbe gravi perdite, l’affidabilità è il punto focale. È quanto abbiamo ottenuto adottando, nel 2009, i furgoni Mercedes Sprinter Ngt. Siamo molto soddisfatti sia dei consumi che delle prestazioni e abbiamo già ordinato altri 32 mezzi analoghi, cosicché arriveremo a metanizzare il 65% della flotta. Confrontando su analoghe percorrenze 5 furgoni a metano con identici modelli a gasolio abbiamo riscontrato un risparmio superiore al 46%”. Risultati del tutto simili per la flotta di 9 Iveco Daily Cng impiegati da Cityporto, iniziativa promossa da Comune, Provincia, Cciaa, Aps e Interporto di Padova per le consegne nel centro urbano. “Grazie al metano – afferma Federica Frigato dell’Interporto di Padova – abbiamo ottenuto delle corsie preferenziali di accesso. E oggi siamo partner di 55 operatori di trasporto, per conto dei quali possiamo coprire il cosiddetto ultimo miglio. Rispetto agli altri carburanti il risparmio è netto; inoltre, possiamo rifornirci presso il distributore dell’ex municipalizzata Aps, in centro città, senza ulteriori percorrenze. E il prossimo anno contiamo di aggiungere alla flotta altri due furgoni a metano”.