Polestar 4, design e prestazioni ai vertici

di Gianluca Covini

Il nuovo modello della Casa scandinava stupisce con uno stile fuori dagli schemi e l’assenza del lunotto posteriore

La Casa scandinava Polestar, nata dalla collaborazione tra Volvo Cars e Geely Holding, punta a una clientela che ama la modernità della guida elettrica, ma è esigente anche in termini di estetica e di dinamica di guida. La gamma si è recentemente arricchita con la nuova Polestar 4, SUV coupé elettrico con un design che acquista personalità, diventando ancora più esclusivo e audace. Prodotta nello stabilimento cinese di Geely Holdings nella baia di Hangzhou, è realizzata sulla piattaforma modulare per veicoli elettrici SEA – Sustainable Experience Architecture. Durante l’intero ciclo produttivo di Polestar 4, particolare attenzione è posta all’utilizzo delle fonti rinnovabili e alla ridotta impronta di emissioni CO2, grazie all’utilizzo di molti materiali riciclati, come per esempio il nuovo tessuto a maglia composto al 100% da PET riciclato impiegato per i dettagli degli interni.

DESIGN FUTURISTICO

Polestar 4 si posiziona nel segmento E, con dimensioni generose specialmente per quanto riguarda la larghezza, che supera i due metri senza gli specchietti laterali. La scocca è bassa, larga e imponente, con linee pulite, volumi pieni e monolitici. Sorprende il tetto spiovente, la linea di cintura alta e i generosi cerchi che possono arrivare fino a un diametro di 22”, riempiendo bene i passaruota. L’aspetto più innovativo è l’assenza del lunotto posteriore, soluzione tecnica che permette un’elevata inclinazione della parte posteriore del tetto, che spiove sulla coda, appena accennata, alta e tronca. Una barra luminosa a LED attraversa poi da parte a parte l’intera scocca al posteriore, amplificando ulteriormente la percezione di larghezza del veicolo. Davanti, il cofano è largo e piatto e termina con i fari anteriori a doppia lama. Per ottimizzare l’aerodinamica, le maniglie delle porte sono a scomparsa, mentre i finestrini e gli specchietti laterali sono privi di cornice.

INTERNI MINIMALISTI

Gli interni sono spaziosi, minimalisti e lussuosi, con un’attenzione ai dettagli che ne esalta la qualità percepita. Il lunotto posteriore è sostituito da una telecamera che proietta l’immagine su uno schermo da 8,9” al posto dello specchietto retrovisore. L’assenza del lunotto consente un nuovo tipo di esperienza per i passeggeri posteriori, che trovano un ambiente comodo e accogliente, retroilluminato dai LED nelle ore notturne e con una privacy massima durante il giorno. Il tetto panoramico si estende fin oltre le sedute posteriori, restituendo la luminosità necessaria all’ambiente interno. Il comfort è poi aumentato grazie alla possibilità di reclinare i sedili posteriori. I passeggeri anteriori siedono invece ai lati di un innovativo doppio tunnel centrale. Uno è basso a filo pavimento e un secondo è più alto e sembra fluttuare nello spazio, fungendo anche da bracciolo e vano portaoggetti. Sul tunnel è presente soltanto la rotella per la regolazione del volume, non ci sono altri tasti fisici né la leva del cambio, sostituita dal comando dietro al volante.

INFOTAINMENT SEMPLICE E INTUITIVO

Uno dei punti cardini di Polestar è l’estrema facilità di utilizzo del veicolo. Non c’è il pulsante di avviamento e non ci sono pulsanti sul telecomando. Basta quindi salire in auto, impostare la marcia e accelerare per partire in modo naturale e fluido. Anche il sistema infotainment è facile e immediato da usare. Integrato in un ampio display touch screen centrale da 14,5”. È sviluppato orizzontalmente e privo di cornice, con una densità di pixel di 208 ppi e un rivestimento antiriflesso per offrire un’eccellente leggibilità. Il sistema operativo alla base dell’infotainment è Android Auto, integrato con Google, in grado di offrire funzionalità avanzate come Google Assistant, Google Maps e Google Play per poter aggiungere nuove applicazioni.

SICUREZZA E GUIDA AUTONOMA

Costola di Volvo, da sempre paladina delle tematiche di sicurezza, anche Polestar non rinuncia alle migliori tecnologie che assistono il conducente. Su Polestar 4 il supporto al guidatore è affidato da nove telecamere esterne e da due interne per il monitoraggio dello sguardo, della stanchezza e della distrazione del conducente. Gli ADAS sfruttano invece dodici sensori ad ultrasuoni e un radar anteriore. Grazie al pacchetto Pilot con LIDAR si può raggiungere il Livello 3 di guida autonoma, gestita dalla piattaforma NVIDIA DRIVE, tramite tre telecamere esterne aggiuntive – con funzione di pulizia automatica – che aumentano la visione posteriore e anteriore a lungo raggio.

SINGLE MOTOR O DUAL MOTOR

La top di gamma è Polestar 4 Dual motor long range, che offre 544 CV complessivi e un incredibile valore di coppia di 686 Nm, scaricati sulle quattro ruote, per liquidare lo 0 a 100 in soli 3,8 secondi. Nonostante le prestazioni, la batteria da 100 kWh a 400V permette comunque un’elevata efficienza grazie soprattutto alla nuova modalità di guida “Autonomia” che non solo eroga la coppia in modo più dolce, ma può disaccoppiare il motore anteriore per ridurre il consumo energetico. La versione Single motor, più adatta all’utilizzo nelle flotte, è invece dotata di un motore elettrico da 272 CV con trazione posteriore e la stessa capacità di batteria, per estendere l’autonomia fino a 620 km nel ciclo WLTP. Per entrambe le versioni, è possibile ricaricare con una potenza fino a 200 kW in corrente continua (CCS2) e fino a 22 kW (con Plus Pack) in corrente alternata.

IL TEST DRIVE DEL FLEET MANAGER

A CURA DI ROBERTO PIPITONE, PROCUREMENT MANAGER DI RANDSTAD GROUP ITALIA S.P.A.

È la prima volta che provo una Polestar. Ho apprezzato in particolar modo la qualità degli interni, la silenziosità di marcia e il sistema di infotainment. È molto gradevole da guidare, con tante chicche tecnologiche come quella dello specchietto centrale sostituito da uno schermo che proietta l’immagine della camera posteriore.

DESIGN ESTERNO

La parte esterna è elegante e aggressiva allo stesso tempo. I cerchi sono una parte importante dell’estetica e avendo un diametro molto grande rendono decisamente accattivante e gradevole le forme dell’auto. I dettagli e le finiture, per esempio quelli legati al posizionamento delle telecamere, sono molto curati. Le dimensioni complessive dell’auto sono imponenti, per cui durante le manovre diventano essenziali gli ADAS come le telecamere e i sensori.

INTERNI

Ritengo che l’assenza del lunotto sia un vantaggio importante, perché rende molto più confortevoli le sedute posteriori, specialmente durante le ore notturne. La seconda fila è ampia ed è possibile gestire non solo l’areazione ma anche i contenuti multimediali tramite uno schermo dedicato. Infine, gli schienali sono reclinabili anche per le sedute posteriori, per rendere molto confortevoli anche i viaggi lunghi, ma questa funzionalità non limita il vano di carico del bagagliaio. I materiali sono di pregio e il colore chiaro del rivestimento delle portiere fornisce uno stile e un’eleganza particolare.

GUIDABILITÀ E ADAS

Ho provato la versione Single Motor e l’ho trovata rapida e scattante. Raggiunge in pochissimo tempo le velocità autostradali, con un’accelerazione lineare e senza strappi. La tenuta di strada e la guidabilità sono ottime, provando a fare qualche curva e raccordo autostradale ho notato anche come i fianchi dei sedili siano molto contenitivi. Gli ADAS sono molto rigorosi nell’intervento, anche se a volte sono troppo cautelativi. Il sistema delle telecamere è molto buono e si percepisce bene il posizionamento del veicolo. Le telecamere a 360° si attivano automaticamente quando un altro veicolo o un pedone si avvicina all’auto.

AUTONOMIA E CONSUMI

Ho guidato Polestar 4 prevalentemente in città, con alcuni tratti di tangenziale. Ho monitorato costantemente l’autonomia residua in un tragitto misto e ho potuto verificare consumi medi attorno ai 20 kWh/100 km. Ho provato anche a pianificare un viaggio da Milano verso Roma utilizzando Google Maps integrato, trovando impeccabile il funzionamento del software.

FLOTTA E POSIZIONAMENTO

I driver della nostra flotta hanno quasi tutti un ruolo commerciale. C’è chi gestisce un’area provinciale e chi invece deve coprire aree più vaste come i Regional Manager, con percorrenze medie giornaliere anche di 400-500 km. L’adozione delle auto elettriche in azienda è un tema importante che stiamo analizzando, perché a partire da quest’anno ci sarà un progressivo cambiamento del nostro parco auto. Polestar 4 ha un prezzo leggermente più alto rispetto alla media dei SUV elettrici dello stesso segmento, ma è del tutto giustificato dall’elevata qualità costruttiva, specialmente per quanto riguarda gli interni e gli assemblaggi. Per le sue caratteristiche può essere assegnata alla dirigenza e al top management, ma occorre valutare caso per caso la percorrenza giornaliera, facendo in modo che possa essere coperta con una sosta di ricarica.