Orlandini: “UnipolRental punta sul suo approccio multicanale”

di Vincenzo Conte

Grazie alla fusione con Sifà, UnipolRental può contare su una multicanalità unica all’interno del mercato del noleggio a lungo termine in Italia. Della fusione tra le due società abbiamo parlato con Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di UnipolRental

“Il processo di fusione per incorporazione di Sifà in UnipolRental si è concluso il primo di luglio scorso e da quella data abbiamo una sola realtà, che va sotto il nome di UnipolRental. Tutti gli asset, i contratti, i clienti di Sifà dalla data del primo di luglio sono parte di UnipolRental. Tutti i colleghi di Sifà che fino al 30 di giugno appartenevano a una realtà distinta da oggi sono parte di UnipolRental”. Inizia con queste parole il nostro colloquio con Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di UnipolRental.

La fusione di UnipolRental e Sifà dà vita a una società di noleggio che per volumi è tra le principali attive nel nostro paese. Da questo punto di vista che obiettivi vi ponete per i prossimi anni? “Si è conclusa la tappa fondamentale della fusione; oggi restano tutti i processi di transizione verso l’effettiva integrazione delle due realtà. Sotto questo punto di vista continuiamo a seguire la nostra clientela per far sì che sia per i clienti che per i colleghi stessi le operazioni di integrazione, che puntiamo a concludere entro il 31 dicembre, possano arrecare i minori disagi possibili. Per i prossimi anni ci diamo obiettivi di una crescita disciplinata in un mercato che sta in questo momento avendo dei tassi di incremento molto importanti, con una domanda, sia dal punto di vista del mercato corporate che del mercato retail, in forte crescita. Oggi, come sapete, oltre un veicolo su quattro immatricolato è a noleggio a lungo termine, perché questa soluzione continua a rappresentare la migliore opportunità di approvvigionamento e disponibilità di un veicolo. In questo contesto i volumi che noi oggi rappresentiamo fanno sì che la nostra flotta abbia superato le 130.000 unità, con un livello di immatricolazioni che supererà nel corso del 2023 le 45.000 unità, ovvero circa il 12% di quello che è il mercato del noleggio oggi in Italia”.

In che modo le peculiarità le offerte e la proposizione commerciale che caratterizzano le due società potranno essere integrate nella gestione unificata che avrà luogo d’ora in poi?

“Ci aspettiamo che, ad esito dell’integrazione, UnipolRental possa contare su una multicanalità veramente unica e differenziale all’interno del mercato del noleggio a lungo termine in Italia. Noi abbiamo contato negli ultimi anni, da quando facciamo parte del Gruppo Unipol, sulla rete degli agenti UnipolSai che ha rappresentato veramente un fiore all’occhiello, una lieta sorpresa nel mondo del noleggio a lungo termine, con la peculiarità di essere molto capillare e vicina alla clientela, con esiti e tassi di penetrazione del mercato veramente unici e non solo sul mercato corporate ma anche nel mercato retai. Una delle ragioni che hanno portato all’operazione di fusione è stata la possibilità di affiancare alla rete agenziale UnipolSai le reti del canale bancario BPER che, come è noto, è entrato a far parte degli azionisti di UnipolRental. La rete agenziale UnipolSai e quella del canale bancario BPER saranno i nostri due punti di forza nell’ambito della proposition sul mercato del noleggio a lungo termine”.

Entrambe le società avevano prima della fusione un livello di attenzione molto alto sui temi della sostenibilità ambientale. Cosa possiamo attenderci da questo punto di vista per il futuro?

“Anche in futuro un’attenzione particolare sarà rivolta indubbiamente al tema della sostenibilità. I due gruppi azionisti di UnipolRental stanno facendo dei percorsi specifici legati alla sostenibilità ambientale. Il Gruppo Unipol, con l’iniziativa degli Urban Mobility Council, sta investendo fortemente proprio per individuare le nuove modalità anche nel mondo della mobilità al fine di raggiungere gli obiettivi che il gruppo stesso si è dato. Invece il mondo ex Sifà ha sviluppato il progetto noto come Circular Mobility, all’interno del quale si collocano dei progetti, legati in modo particolare al car sharing, che riteniamo possano rappresentare anche per il futuro delle modalità di disponibilità del veicolo molto interessanti e molto rispettose dell’ambiente nel suo complesso”.