Il Multijet 1.6 turbodiesel di seconda generazione e il TwinAir Turbo 0,9 bicilindrico a benzina, entrambi di 105 cv, regalano potenza e sprint alla 500L. E’ un modello che piace alle famiglie giovani per lo spazio che offre e per i ridotti costi di gestione. Le vendite sono in costante ascesa. Viene costruita in Serbia ed è destinata a sbarcare anche negli Stati Uniti.Alla Fiat qualcuno definisce la 500L, la City Lounge come recita la pubblicità, il modello della Provvidenza, l’ancora di salvezza della Casa torinese nel mare agitato del mercato dell’auto nazionale. Non c’è dubbio che i dati di vendita di questa vettura, proposta alla clientela da meno di un anno, offrono un sostegno alle tesi di chi vede rosa: in pochi mesi di 500L ne sono state vendute 15 mila nel Vecchio Continente, pari al 14,8% di questo particolare segmento con una raccolta ordini che ha sfiorato le 40 mila unità. Senza scomodare la Provvidenza, si può ribadire un’antica verità: anche in un momento di grande crisi mettere in commercio un modello nuovo con molti motivi di attrazione risulta una scelta vincente.
Nuovi motori
Se il successo ha colto di sorpresa i vertici Fiat, va sottolineato però che la risposta è stata pronta ed efficace: gamma motori arricchita di due nuovi propulsori, debutto al Salone di Ginevra della versione Trekking e messa in cantiere della “sette posti” più lunga di 20 centimetri e destinata anche allo sbarco negli Usa l’anno prossimo. Considerando che la 500L deve essere ancora lanciata in alcuni mercati europei, non è escluso che possa diventare un modello da “grandi numeri”. La fabbrica di Kragujevac in Serbia, dove è costruita, ha una capacità produttiva di 140 mila unità all’anno, pronta quindi a rispondere anche a richieste-boom.
Perché dovrebbero crescere nel tempo gli acquisti della 500L? La risposta è semplice: perché è un modello trasversale in grado di accontentare le esigenze più diverse. Infatti possiede il look di una city car di successo qual è la 500, ha un ingombro esterno da Segmento B e un abitacolo spazioso da Segmento C. In sostanza risponde ai requisiti di una giovane famiglia che cerca una vettura spaziosa, comoda, simpatica, facile da guidare, da città come da grandi viaggi, con l’occhio attento a consumi ed emissioni e si presta bene anche per un’ampia gamma di impieghi aziendali.
All’esterno
Le dimensioni sono quelle di una compatta (4,15×1,78×1,67) che si inserisce nel folto gruppo di mini Crossover. Supera tutte le rivali in altezza e questa caratteristica fa sì che la salita a bordo e la discesa risultino estremamente agevoli essendo i sedili posizionati alla giusta distanza dal suolo per la stragrande maggioranza degli automobilisti.
Avere tanto spazio sulla testa trasmette ai passeggeri una sensazione molto piacevole, come se sulla 500L non ci si sentisse oppressi e si respirasse meglio. La grande volumetria dell’abitacolo e la posizione di guida avanzata hanno consentito ai progettisti di escogitare numerose soluzioni intelligenti. Innanzitutto va sottolineato che in quattro si sta molto comodi e che in cinque non si è sacrificati nei posti dietro. Il sedile posteriore (leggermente sopraelevato) è scorrevole così da consentire diverse configurazioni: più spazio al bagagliaio quando si viaggia in due, più spazio alle gambe di chi siede dietro (e meno bagagli) quando invece i passeggeri sono cinque. Il sedile anteriore a fianco del pilota può essere ripiegato per trasformarsi in un tavolino d’appoggio oppure in uno spazio utile per ospitare oggetti particolarmente lunghi. Il piano di carico posteriore è regolabile su tre livelli (per separare bagagli di diverso genere) e può essere posizionato alla stessa altezza dei sedili posteriori ripiegati per costituire un unico piano di carico livellato e senza gradini.
La posizione di guida sopraelevata offre una perfetta visione della strada. Volante attrezzato con comandi per radio e telefono, cruscotto con strumenti circolari per tachimetro, livello carburante, termometro acqua e contagiri con al centro ben visibile per le scritte in rosso il display multifunzione. I sedili a due tinte contengono bene il corpo e sono abbastanza duri, sullo stile delle auto tedesche.
Sprint e consumi ridotti
Fin qui la 500L che già conoscevamo, a cui sono stati aggiunti due propulsori che regalano alla vettura sprint ed una più che accettabile velocità massima. Si tratta del Turbo TwinAir di 0,9 litri a benzina e del diesel 1.6 Multijet di seconda generazione, già collaudato sulla Giulietta. Entrambi con 105 cv, il primo, con vocazione più cittadina, rappresenta l’evoluzione della famiglia TwinAir che ottimizza l’efficienza termodinamica: il piccolo propulsore a 2 cilindri esprime una coppia massima di 145 Nm ed ha una potenza specifica pari a 120 cv/litro, un valore a livello dei propulsori più sportivi. Impiega un contralbero di equilibratura ed un volano a doppia massa per minimizzare le vibrazioni; raggiunge i 180 all’ora ed accelera in 12,3” da 0 a 100. Il tutto con percorrenze che sfiorano i 20 km con un litro di benzina nel ciclo combinato ed emissioni di CO2 di 112 g/km.
L’altro motore, il Multijet 1.6 di seconda generazione con 105 cv, ci pare il propulsore su misura per quest’auto: è brioso (11,5” 0-100), veloce (181 km/h), ideale per i lunghi trasferimenti, un autentico maratoneta della strada con percorrenze più che interessanti (22 km con un litro di gasolio). Fa sentire la maggiore coppia quando occorre avere più spunto aiutata da un cambio manuale a 6 marce che non ha bisogno di essere maltrattato per regalare sprint anche se non sono le prestazioni straordinarie quelle che si chiedono.
Il comfort è la prima caratteristica positiva di questa vettura: ottima l’insonorizzazione, buona la taratura delle sospensioni (sul morbido) che consentono di passare con disinvoltura sul pavè e sugli avallamenti. Il rollio è avvertibile, ma non fastidioso grazie al retrotreno molto stabile. In manovra la 500L è agile per via del servosterzo elettrico che consente, in modalità City, qualsiasi manovra senza affaticamenti. Il comportamento è sottosterzante con l’Esp sempre vigile per contenere le possibili sbandate quando la vettura deve cambiare rapidamente la propria traiettoria. Infine c’è lo Start&Stop che tiene sotto controllo i consumi già di per sé molto contenuti.