In forte crescita il canale delle aziende di noleggio a breve termine (+59,3%). Le ibride avanzano, calano le BEV

Il noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada continua a crescere nel primo
semestre 2023, e in misura maggiore nel canale delle società rispetto agli utilizzatori privati. I
dati analizzati dall’Unrae, in collaborazione con il Mit, indicano un totale di 363.542 contratti stipulati nei sei mesi, +21,3% rispetto al primo semestre 2022. Il canale degli utilizzatori privati registra 48.491 contratti (13,3% di quota) in lieve crescita rispetto ai 45.866 del 2022 (+5,7%). Più consistente la crescita dei contratti stipulati dalle Società, ammontati a 315.051 (86,7% del totale) e aumentati del 24,1% rispetto ai 253.865 contratti del 2022.
Ancora (in lieve) crescita i privati
L’analisi di Unrae indica in dettaglio la distribuzione dei contratti fra la varie categorie di utilizzatori del noleggio a lungo termine. Fra i vari utilizzatori, la parte del leone continuano a farla le Aziende non automotive, che registrano 262.403 contratti (+24,3%) e incrementano la loro quota al 72,2% del totale. Al secondo posto i contratti dei soggetti Privati che, come detto, crescono del 5,7% ma riducono la quota di due punti al 13,3%. In forte aumento sono invece i contratti delle Società che fanno noleggio a breve termine (NBT), saliti a 26.943 unità (+59,3%) a quota 7,4% sul totale (+1,8 p.p.). Con 15.311 contratti registra un aumento (+30,1%) anche il canale Dealer e Costruttori con una quota del 4,2%. L’unica categoria in calo nel semestre è quella delle Società che fanno noleggio a lungo termine (NLT), con 10.394 contratti stipulati (-26,1%) e una quota ridotta dal 4,7% al 2,9%. La durata media dei contratti nel periodo è rimasta invariata a 23 mesi.
Alimentazioni
Continua la marcia delle ibride (HEV) che crescono in tutti i canali e raggiungono il 33% fra
Dealer e Costruttori, il 24,3% fra i Privati, il 23,8% nel NLT, il 22,5% nel NBT e in ultimo il
19,4% fra le Aziende non automotive, che come visto sono più legate al diesel. Crescono anche
le Plug-in (PHEV) in tutti i canali, ad eccezione dei Privati dove scendono dal 10,1% al 7,1%. In calo invece le elettriche pure (BEV), meno che nel NLT dove segnano un exploit dallo 0,3%
del 1° semestre 2022 al 9,4% attuale.