Mobilità aziendale: l’esperienza di Engie Italia

di Gennaro Speranza

Servizi di car sharing e car pooling, soluzioni green e strumenti sempre più smart e interattivi. L’esperienza di Engie nelle parole di Michele Amici (foto sotto), General Services Manager di Engie Italia (società del colosso dell’energia francese Engie).

 

 

Una flotta più green 

La strategia adottata da Engie, quale player della transizione energetica, è innanzitutto mirata a ridurre la media di consumi ed emissioni, puntando su una flotta ecologica e in particolare sull’ibrido/elettrico. “Il nostro parco auto è composto da circa 1.300 veicoli – afferma Michele Amici – suddivisi in due macro-fasce: quella delle vetture fornite ai dipendenti in fringe benefit (che conta 450 auto) e quella dei veicoli di servizio (850 mezzi). Per la prima fascia stiamo valutando una scelta total green, inserendo in flotta solo auto ibride ed elettriche. Per quanto riguarda la fascia dei veicoli commerciali, già disponiamo in flotta di diversi mezzi elettrici e nel breve tempo prevediamo di espanderne la quota”. 

 

Una nuova piattaforma 

Tra le strategie di Engie c’è anche la necessità di rendere sempre più efficienti gli spostamenti delle auto in flotta, i viaggi dei dipendenti e in generale tutto ciò che riguarda la corporate mobility. È per questo motivo che in seno all’azienda è in via di sviluppo “WeSharing”, una piattaforma intranet aziendale che integra e facilita l’accesso ad una serie di servizi di mobilità condivisa, tra cui car sharing e car pooling, ma non solo. “Fra i servizi già operativi – spiega Amici – c’è il car sharing interno (cioè per il parco auto aziendale), che consente ai dipendenti di prenotare le auto attraverso pochi semplici passaggi. Per il servizio di car sharing esterno è in avvio un servizio con Car2go. Per quanto riguarda invece il car pooling, abbiamo attivato due accordi, uno con Jojob e l’altro con Moovit. L’obiettivo? Permettere ai dipendenti di condividere l’auto in modo comodo, conveniente e flessibile, nel proprio tragitto casa-lavoro. Questi servizi, nel loro insieme, contribuiranno in modo significativo a ridurre i costi della mobilità aziendale, ottimizzando allo stesso tempo l’utilizzo dei veicoli in flotta e riducendo le spese delle trasferte”. 

 

 

Park sharing, home sharing e telematica

Un altro progetto messo a punto da Engie che rientra nel suo nuovo “contenitore di servizi” per la mobilità è quello che riguarda il park sharing. Si tratta di una app aziendale, al momento in fase di test, per condividere e mettere a disposizione posti auto liberi e disponibili. “Il funzionamento è abbastanza semplice – spiega Amici – un dipendente che deve andare in trasferta da Roma a Milano per un paio di giorni, ad esempio, mette in condivisione il suo posto auto e gli altri colleghi possono usufruirne per il periodo di tempo stabilito. In questo modo si sfruttano appieno gli spazi dei parcheggi aziendali e si evita il congestionamento di quelli esterni”.

Tra i progetti in via di sviluppo di Engie c’è anche l’home sharing, un servizio che, tramite app e sito web, permette a colleghi di sedi geograficamente distanti di mettersi in contatto tra loro ed ospitarsi. “Nell’esempio citato prima – prosegue Amici – il dipendente di Roma che va in trasferta a Milano può chiedere l’ospitalità presso la casa del collega milanese, risparmiando così sul costo dell’albergo ed eventualmente sul pasto. Per l’azienda, si tratta non solo di una soluzione che abbatte i costi generando benefit per i fruitori, ma è soprattutto un importante strumento di aggregazione e di conoscenza tra i colleghi al di fuori del contesto lavorativo”.

Accanto a questi servizi innovativi, non manca l’attenzione per la telematica, “che è fondamentale per migliorare la gestione dei rischi e della sicurezza dei driver. Con Arval è in corso un progetto pilota su 300 vetture di servizio dotate di black box. L’obiettivo è di estenderlo a breve sull’intera flotta di lavoro”.