Il grido disperato di Assogasmetano: “Rischiano di sparire i circa 1.600 distributori di metano e quasi 20 mila addetti”

“Gli altissimi prezzi dell’energia, e del gas naturale in particolare, stanno falcidiando bilanci di famiglie e imprese. Nonostante le misure già prese, anche per contenere le spinte inflattive, la situazione resta
grave e si prospetta ancor peggiore per il prossimo inverno. Tra i soggetti più colpiti vi sono le famiglie,
prevalentemente a medio e basso reddito, che utilizzano il metano per auto, proprio per la storica
convenienza di prezzo e per il minore impatto ambientale, oltre alle aziende, pubbliche e private, che
utilizzano veicoli commerciali e autobus a gas naturale e, naturalmente, le aziende che il metano lo
distribuiscono”, dice Flavio Merigo (nella foto), presidente di Assogasmetano.
Il gas naturale per autotrazione, anche se con ritardo rispetto agli carburanti, dal 3 maggio è stato
agevolato con la riduzione dell’aliquota IVA al 5% e l’azzeramento dell’accisa, in vigore almeno fino al 20
settembre.
PREZZI DECUPLICATI
Nel frattempo, però, la situazione è ulteriormente precipitata: il prezzo del gas all’ingrosso è ormai
decuplicato rispetto ai valori degli ultimi 15 anni, a cui va aggiunto il costo dell’elettricità necessaria per
l’erogazione che è quintuplicato. Il prezzo alla pompa, nonostante l’azzeramento dei ricavi, specie nelle
ultime settimane, è quasi quadruplicato, tanto che in molti impianti le vendite si sono azzerate, e in altri
l’erogazione è sospesa.
“RISCHIA UN INTERO SETTORE”
“Servono misure straordinarie per una crisi senza precedenti che, altrimenti, annichilirà l’intero
settore – spiega Merigo – Rischiano di sparire i circa 1.600 distributori di metano e anche le industrie italiane del settore (un’eccellenza senza eguali), quasi 20 mila addetti e verrà meno il contributo del metano per auto all’ambiente. Già oggi, infatti, il 30% del gas erogato in autotrazione è biometano, che non emette CO2 e può essere prodotto con il contributo di noi tutti con la raccolta differenziata
dell’umido, un chiaro esempio di vera economia circolare”. Assogasmetano ritiene quindi indispensabile a questo punto “l’apertura di un tavolo di crisi, come le associazioni chiedono da tempo, ma anche l’immediata esplorazione di soluzioni che portino a prezzi calmierati”.