LoJack: “Boom di furti di veicoli, oltre 123 mila in un anno”

Nel 2022 nuova crescita delle sottrazioni di auto, moto, furgoni e mezzi pesanti. Con dispositivi hi-tech si possono violare auto e SUV in soli 30 secondi

Nel 2022 è stata registrata una nuova crescita furti di veicoli in Italia, a una velocità che non si vedeva da oltre dieci anni (+18% vs 2021): ogni giorno ne sono stati sottratti oltre 330, tra auto, moto e mezzi pesanti. Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia sono le Regioni più a rischio. Sempre più spesso i ladri utilizzano dispositivi hi-tech per sottrarre l’auto: il 33% dei furti dei SUV e delle vetture di ultima generazione viene portato a termine in questo modo, beffando i sistemi di protezione in soli 30 secondi. Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti di veicoli”, elaborato da LoJack Italia, tra le società leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2022 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.

Furti in crescita del 18%

Lo scorso anno la crescita dei furti ha registrato un aumento che, con simile intensità, non si vedeva da molti anni, segnando un +18% rispetto al 2021, per un totale di oltre 123mila veicoli rubati. La crescita del fenomeno ha riguardato tutte le categorie vetture/SUV, moto/scooter, furgoni e mezzi pesanti. Un vero e proprio “boom” che testimonia come, archiviata ormai la fase di contrazione legata ai limiti alla circolazione imposti durante la pandemia, il business dei furti sia ormai ripartito di slancio.

Basso tasso di recupero: 40%

A rendere ancora più preoccupante lo scenario è anche il tasso di recupero che, pur se in lieve risalita, resta al 40%, a conferma di come queste attività siano oggi prerogativa di vere e proprie centrali di smercio e/o di smontaggio dei veicoli sottratti e di come gli sforzi delle forze dell’ordine per recuperare i veicoli siano sempre più basati sul tempo, che trascorre tra l’episodio e la denuncia, e sulla tecnologia dei dispositivi eventualmente a bordo del veicolo, ma anche su quella utilizzata in alcuni casi dai ladri.

“Il business dei furti è tornato”

“Il business dei furti è tornato a farsi sentire in modo deciso nel nostro Paese”, ha osservato Massimo Ghenzer, Presidente di LoJack Italia, “Non assistevamo a un tasso di crescita così significativo, anno su anno, da molto tempo. Lo scorso anno 73.465 veicoli sono spariti nel nulla. Due curiosità: secondo nostre stime, i ladri d’auto si muovono principalmente di notte (nel 65% dei casi), quasi sempre nei giorni lavorativi della settimana (nel 90% dei casi); non è vero che a essere rubate sono soprattutto le auto appena comprate. Le vetture mantengono un appeal per i ladri praticamente inalterato nei primi 3-4 anni, per poi iniziare a scendere sensibilmente dal quinto anno in poi. Per evitare di restare vittima della seconda violazione più temuta dagli italiani (dopo il furto in casa), soprattutto in alcune aree del Paese è necessario tutelarsi dotandosi di dispositivi hi-tech in grado di garantire maggiori chance di rilevamento e recupero dell’auto dopo il furto”.