L’economia italiana è ripartita e il mercato delle flotte pure

di Gian Primo Quagliano

Gian Primo QuaglianoPare proprio che ci siamo. Dopo tanti annunci, a cui non è seguito nulla, finalmente la ripresa dell’economia italiana è cominciata. Il prodotto interno lordo nell’ultimo trimestre del 2014 dopo ben tredici segnali negativi aveva fatto registrare un lievissimo incremento sul trimestre precedente. Nel primo trimestre 2015 la appena percepibile indicazione positiva di fine 2014 era stata amplificata con un incremento sul trimestre precedente dello 0,4%. Nel secondo trimestre 2015 è arrivata un’altra crescita dello 0,3%. Poiché due segnali consecutivi di crescita del Pil indicano che il ciclo economico si è invertito si può affermare che la recessione è superata ed è iniziata la ripresa.La ripresa è arrivata. Nel 2017 il mercato delle flotte tornerà ai numeri antecrisi. Ciò non significa però che tutto sarà come prima. Anzi. I dieci anni di passione vissuti hanno modificato profondamente il settore ed ora si apre la sfida per gestire il cambiamento. Il tasso di crescita dell’intero 2015, secondo il Presidente del Consiglio, dovrebbe attestarsi intorno allo 0,9%. Non è certo molto se si pensa che rispetto ai livelli antecrisi il terreno da recuperare in termini di Pil si misura in un 9%. La notizia è comunque positiva perchè è iniziata la gamba ascendente della seconda V del profilo congiunturale a doppia V iniziato nel 2008. E’ del tutto evidente però che per ritornare ai livelli antecrisi il recupero del Pil dovrà accelerare nel prossimo futuro. Per il 2016 si parla di una crescita dell’1,6%, che è ancora insufficiente per ritornare ai livelli antecrisi, ma che comunque marcherebbe un’accelerazione che si spera possa continuare negli anni successivi.

Come è noto, il mercato dell’auto ha risentito positivamente del quadro congiunturale. Dopo aver toccato livelli infimi nel 2013 le immatricolazioni sono risalite del 4,2% nel 2014 e nel 2015 stanno procedendo con un tasso del 15%. Se questo ritmo di recupero dovesse proseguire anche nei prossimi anni, le vendite di auto potrebbero tornare ad attestarsi intorno ai due milioni di unità già nel 2017. Se così fosse il livello raggiunto sarebbe ancora molto lontano dai massimi antecrisi, ma molto vicino al livello fisiologico del mercato automobilistico italiano nella lunga crisi che ci stiamo lasciando alle spalle. Il mercato delle auto aziendali ha seguito sostanzialmente l’andamento del mercato complessivo dell’auto ma con variazioni attenuate. Nel 2013, che è stato in assoluto l’anno peggiore, a fronte di un calo delle immatricolazioni complessive sul livello antecrisi del 47%, le immatricolazioni a imprese e società sono calate del 30%. Nel 2015 anche quest’ultimo importante segmento del mercato automobilistico è in sostanziale recupero e si può pensare che nel 2017 le immatricolazioni a imprese e società ritornino assai vicino ai livelli antecrisi. Il che significa che in termini quantitativi per superare la crisi saranno occorsi dieci anni. Questo decennio di passione avrà introdotto però profonde modificazioni di carattere qualitativo nel mondo dell’auto aziendale. La nostra rivista con la sua piattaforma multimediale di comunicazione, con il suo Centro Studi, con il suo impegno nella realizzazione di eventi come Fleet Manager Academy, Company Car Drive e il Master in Fleet Management realizzato con l’Università di Bologna ha seguito con grande attenzione i mutamenti che sono avvenuti nel mondo dell’auto aziendale e naturalmente con il conforto e il patrocinio di Aiaga che è l’associazione dei fleet manager, continuerà a farlo nei prossimi anni. Superare la crisi non è stato facile. Costruire il futuro potrebbe essere più difficile. Occorre che ognuno faccia la sua parte con onestà e determinazione. Noi non ci sottrarremo agli impegni che ci siamo assunti sul terreno della informazione e  della formazione.