Secondo il Rapporto Isfort 2023 l’automobile al primo posto tra i mezzi di trasporto nelle preferenze degli italiani
È soprattutto il dato demografico sul progressivo invecchiamento della popolazione italiana a fornire una chiave di lettura alle macro tendenze evidenziate dal 20° Rapporto Audimob sulla mobilità degli Italiani a cura di Isfort, Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti. L’idea che la sempre maggiore offerta di lavoro e svago moltiplichi le occasioni di spostamenti, determinando al tempo stesso un cambiamento virtuoso negli stili di vita e delle abitudini sempre più orientate alla sostenibilità, si scontra con cifre che, a partire dall’inizio del millennio, contraddicono questo assunto. Secondo l’Osservatorio Audimob, infatti, negli ultimi 20 anni- tra il 2000 e il 2022 – l’andamento degli spostamenti nel nostro Paese ha fatto segnare un calo dell’11,7%.
UN PAESE SEMPRE PIU’ VECCHIO
Gli italiani invecchiano: l’età media della popolazione, secondo i dati Istat, Istituto Superiore di Statistica, è salita da 45,7 anni all’inizio del 2020 e 46,5 all’inizio del 2023. Al 1° gennaio 2023 gli over 65 erano 14 milioni 177 mila, il 24,1% della popolazione totale. E i numeri dicono che quelle stesse persone si muovono di meno; ma quando decidono di farlo preferiscono la cara, vecchia automobile. Il parco auto della Penisola, infatti, si conferma tra i più vetusti d’Europa, con un’età media dei veicoli, su oltre la metà del parco circolante, di 12 anni e due mesi (certificata da Ispra, Istituto Italiano per la Ricerca e la Protezione ambientale). In Francia e Germania l’anzianità oltre i dieci anni dei veicoli riguarda invece soltanto il 40% del totale dei mezzi. E nel confronto con i paesi europei l’Italia segna anche un aumento nel tasso di motorizzazione (il numero di auto in rapporto alla popolazione residente), passato dalle 58,8 auto ogni 100 abitanti del 2002 alle 68,1 del 2022: dieci punti in più rispetto a Francia e Germania e 15 rispetto alla Spagna.
SPOSTAMENTI: L’AUTO È IL MEZZO PREFERITO
Due spostamenti su tre avvengono sulle quattro ruote, meno di due su dieci e piedi ed appena il 4% in bicicletta o tramite altre forme di micro mobilità. Dunque, il Tasso di Mobilità Sostenibile TMS (spostamenti a piedi, bici, micro mobilità), resta al palo, dopo una crescita nel primo anno di Covid. Nel 2023, per la prima volta, il numero dei mezzi circolanti ha toccato quota 40 milioni: +1% rispetto al 2021 +19% rispetto agli ultimi 20 anni. Ma, in prospettiva, causa il progressivo invecchiamento della popolazione, le analisi prevedono una riduzione degli spostamenti anche per motivi di studio. Con una ricaduta importante anche sul trasporto pubblico locale, di solito utilizzato dalla popolazione studentesca, che entro il 2023 perderà di importanza soprattutto nelle regioni del Sud.
ELETTRICO: RECUPERO NEL 2023 MA L’IBRIDO VOLA
Nel 2022 le immatricolazioni di auto elettriche e ibride hanno rappresentato, (elaborazione Isfort su dati Aci) il 42,6% del mercato, in crescita rispetto al 36,5% del 2021e al 16,7% del 2021. Nel 2022 sono state le auto ibride a guadagnare il primato nelle vendite, con una percentuale del 38,9% del mercato, mentre il segmento full electric è sceso dal 4,6% del 2021 al 3,7% nell’anno successivo. Da segnalare, però, un recupero nei primi 9 mesi del 2023: +27,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In crescita la costruzione di colonnine di ricarica: a dicembre 2022 si contavano quasi 37 mila punti di ricarica, in progresso del 41,3% rispetto al mese di dicembre 2021. Tuttavia, nonostante i dati in progresso nella diffusione dei segmenti elettrico ed ibrido, il mercato italiano è ancora dominato dalle auto a combustibili fossili: 86,1% sul totale del parco auto nel 2022.
TRASPORTO PUBBLICO…
Dopo il crollo fatto segnare nel corso del 2020 con punte di calo del 60% dei passeggeri il Trasporto Pubblico Locale (TPL) ha messo in campo risorse per recuperare, ma non è ancora tornato a i livelli pre-Covid. Nel 2019 infatti le percentuali di spostamenti attraverso il TPL toccavano quota 10,8% sul totale. Percentuale scesa al 7,4% nel 2022 e risalita al 7,6% nel primo semestre del 2023.
…E FERROVIARIO
Lo scenario non migliora se si analizzano gli spostamenti su rotaia: Il numero dei passeggeri trasportati dai nostri treni è in crescita, in particolare nella media e lunga percorrenza. Tuttavia la mobilità rimane sbilanciata a favore di mezzi di trasporto meno sostenibili. A causa anche della mancanza, sottolineata nel Rapporto Isfort, di infrastrutture per la rete ferroviaria urbana.