L’integrazione con le tratte ferroviarie e aeroportuali ha stimolato l’introduzione di nuove formule tariffarie flessibili e competitive, come la tariffazione oraria

In un contesto di grande trasformazione per la mobilità aziendale, Christian Isola, Chief Commercial Officer di Locauto, è intervenuto al Roadshow GBTA Italia per delineare i trend chiave del settore Business Car Rental, tra transizione ecologica, digitalizzazione dell’esperienza e il ruolo crescente dell’intermodalità. Nel corso del suo intervento, partendo dai dati di Aniasa, Isola ha mostrato come nel
2024 il mercato italiano del rent-a-car ha registrato un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro (+5% rispetto al 2023), con 4,7 milioni di contratti di noleggio. Il segmento Corporate – che comprende business travel, mid term, veicoli sostitutivi e preassegnazioni – rappresenta il 25% del totale mercato con un valore di 384 milioni di euro, anche se il numero di noleggi è sceso da 1,2 a 1,1 milioni negli ultimi sei anni. In parallelo, il ricavo per giorno di noleggio è salito da 33 a 39 euro (+18%), spinto da fattori come l’aumento dei costi dei veicoli, della manutenzione e dalla trasformazione della flotta, sempre più orientata verso modelli di fascia medio-alta, dotati di un maggior numero di accessori rispetto al passato. Il car rental, inoltre, si sta posizionando sempre più come snodo fondamentale della mobilità intermodale. Oggi sono attivi in Italia circa 930 uffici di noleggio, di cui 177 in aeroporti e 752 in centri città. Gli aeroporti generano circa 900 milioni di euro di ricavi, ma cresce anche il peso delle stazioni ferroviarie: per Locauto il fatturato dalle stazioni ferroviarie è salito al 15% nel 2024, rispetto al 10% del 2021.
L’integrazione con le tratte ferroviarie e aeroportuali ha stimolato l’introduzione di nuove formule tariffarie flessibili e competitive, come la tariffazione oraria, per rispondere alle esigenze di mobilità mista delle aziende. Il business del noleggio è poi strettamente legato alle dinamiche dell’industria automotive. Oggi un’auto nuova immatricolata in Italia costa in media 30 mila euro (contro i 21 mila del 2019), complici la riduzione dell’offerta di citycar, l’aumento dei SUV e la crescita dei contenuti tecnologici OEM. Le flotte RAC riflettono questo spostamento del mix con un aumento delle crossover e la riduzione di station wagon e vetture compatte. A fare pressione sul settore è anche la transizione green: il Green Deal europeo impone lo stop alle immatricolazioni di veicoli a combustione dal 2035. Ma, allo stesso tempo, l’adozione dell’elettrico è ancora limitata: nel 2024 solo il 4% delle auto immatricolate in Italia è elettrico, a fronte del 40% di ibride leggere e il 29% a benzina. La Ue ha identificato le società di noleggio e leasing come attori centrali nella decarbonizzazione delle flotte aziendali, e questo porterà nei prossimi anni a un progressivo aumento della quota di veicoli elettrici e plug-in anche nel RAC. “Il nostro settore è al centro di una doppia rivoluzione: da un lato la spinta verso la sostenibilità, dall’altro la necessità di offrire esperienze sempre più digitali, ma anche personalizzate. Il vero servizio perfetto nasce dalla capacità di leggere i bisogni del cliente, dosando in modo intelligente tecnologia e relazione umana. Il nostro obiettivo è costruire una customer experience flessibile, veloce e su misura – ha dichiarato Isola, Chief Commercial Officer di Locauto Group – Con una flotta capillare, multicanale e in continua evoluzione, Locauto si conferma protagonista della nuova mobilità aziendale italiana”.