La mobilità si evolve e il NLT cresce

di Vincenzo Conte

Il noleggio a lungo termine è lo strumento più usato dai fleet manager per l’acquisizione dei veicoli in flotta. Con qualche attenzione in più da parte delle Istituzioni, però, si potrebbe fare ancora meglio…

La diffusione del consueto Rapporto Aniasa, che ha approfondito l’andamento del noleggio nel 2023 e le prospettive del 2024, ci offre l’occasione per un focus su questo settore, fondamentale per la mobilità aziendale. Sul Rapporto è possibile trovare un ampio approfondimento con un articolo dedicato su questo numero di Auto Aziendali magazine. Però vale la pena di anticipare alcuni dei temi trattati, vista l’estrema rilevanza per il mondo della mobilità aziendale, soffermandosi in particolare su quanto ci attende nel futuro a breve/ medio termine. Per fare il punto sulla situazione del mercato automobilistico nel nostro paese, Aniasa si è giovata, come si consueto, dell’apporto di Bain & Company. Ne emerge un quadro in chiaroscuro: lo scorso anno, infatti, il mercato italiano dell’automobile ha mostrato segnali incoraggianti di ripresa, registrando un aumento significativo del 19%. Una boccata d’ossigeno per il settore, ben lontano dai livelli pre-pandemici (-300.000 vetture vs 2019) e ancora in cerca di un nuovo equilibrio. Un dato incoraggiante è rappresentato dall’aumento delle vetture ibride: 42% del mercato.

La trasformazione del panorama automobilistico italiano è evidente anche analizzando le preferenze dei consumatori, con una chiara tendenza dal diesel alla benzina. Il canale del noleggio raggiunge un nuovo record storico, avvicinandosi ai livelli degli altri Paesi d’Europa. L’arrivo dei marchi cinesi sul mercato europeo potrebbe rappresentare un’ulteriore incognita, con una quota di mercato prevista del 7% (o anche superiore, in funzione della capacità dei brand cinesi di approdare con modelli di segmento più basso a prezzi competitivi) entro il 2030, a potenziale discapito soprattutto di Paesi come l’Italia, il Regno Unito e la Francia (importatori netti di auto). “I dati fotografano con chiarezza come sempre più italiani, complice l’incertezza relativa all’alimentazione da scegliere e le limitate capacità di spesa a fronte di listini in continuo aumento, preferiscano prendere una vettura a noleggio, anziché acquistarla”, ha commentato Alberto Viano, Presidente Aniasa, a margine della presentazione. Venendo poi alle prospettive per il futuro, è stato sempre Viano a ricordare che “l’accelerazione del ricambio del parco circolante nazionale non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use. Per favorire questa transizione va colta l’opportunità offerta dalla Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di Bilancio per riequilibrare finalmente la fiscalità sull’auto aziendale: in Italia su un’auto di costo pari a 30.000 € le aziende possono ‘scaricare’ 3.615 €, contro i 25mila della Germania, i 23mila della Spagna e i 18mila di Francia e Regno Unito.

Secondo nostre stime, un graduale riequilibrio verso tali valori, almeno sulle nuove vetture elettriche, porterebbe a una significativa diffusione di queste nel parco nazionale (circa 500.000 nuove vetture alla spina in tre anni), oltretutto con un ritorno sull’investimento per l’Erario del 50%. Senza contare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e di sicurezza sulle nostre strade”. Si tratta di proposte importanti, da tenere nella debita considerazione, che si rivelerebbero fondamentali per fare in modo che il noleggio, settore che oggi in Italia è il vero motore della transizione ecologica, continui a crescere e di concerto continui ad evolversi il settore delle flotte aziendali, con una rinnovata spinta verso la sostenibilità economica ed ambientale che può solo giovare alla competitività delle aziende italiane. Non sono, però, solo questi i temi trattati in questo numero di Auto Aziendali magazine: si parla di molto altro, con interviste ai protagonisti del settore (Ayvens e Renault) e approfondimenti su altri temi di attualità (ad esempio il nuovo codice della strada e quello che succederà dopo le prossime elezioni europee). Buona lettura!