I furti di veicoli in crescita anche nel 2024

Lo scorso anno sono aumentati del 3%: +6% per quelli delle auto, mentre restano stabili quelli delle moto e sono praticamente raddoppiati per i veicoli commerciali

Nel 2024 in Italia sono stati rubati oltre 136 mila veicoli. Il business criminale registra una nuova crescita (+3%) ed è ormai tornato ai livelli pre-COVID. L’aumento ha interessato in particolare le auto (+6%) e i mezzi commerciali (+112%).  Dal 2013 ad oggi sono stati rubati quasi 1 milione e 700mila veicoli e, di questi, 1 milione è sparito nel nulla, instradato su mercati esteri o cannibalizzato e utilizzato per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti di veicoli 2025”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2024 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.
 
Lo scorso anno si registrata una nuova crescita dei furti di veicoli (+3%), passati da 131.679 a 136.201 unità. Una crescita che ha interessato, con differente intensità, tutte le categorie di veicoli, ad eccezione dei SUV, in leggera contrazione (-2%). Ad aumentare in modo più deciso sono state le sottrazioni di auto (+6%) e quelle di veicoli commerciali, addirittura più che raddoppiate. Nel complesso, i furti di “quattro ruote” (auto/SUV/VAN) sono tornati a superare la soglia delle 100 mila unità, cosa che non accadeva dal 2018 a testimonianza di un’articolazione di questo business criminale che vede in prima fila le organizzazioni criminali nazionali e internazionali, sempre più interessate a gestire traffici illeciti di veicoli o delle loro componenti. Le principali mete di questa preziosa refurtiva, rapidamente disassemblata di solito nelle 24 ore successive al furto, restano le direttrici balcaniche dell’Est Europa oppure il Nord Africa e il Medio Oriente. 
 
A fronte di un aumento generalizzato dei furti, resta stabile il tasso di ritrovamento dei mezzi sottratti, al 45%. Lo scorso anno ne sono stati ritrovati più di 60mila, mentre di oltre 75mila si sono perse le tracce. Analizzando i report degli ultimi 12 anni, i dati appaiono tutt’altro che confortanti: dal 2003 al 2024 oltre un milione e 685 mila veicoli (auto, SUV/Crossover, VAN, mezzi pesanti, motoveicoli) sono stati rubati in Italia e 1 milione sono spariti nel nulla. Due sono i trend che si sono palesati con maggiore evidenza nell’ultimo anno: una crescente focalizzazione delle organizzazioni criminali dedite a queste attività sulle aree tradizionalmente più colpite; un sempre maggiore utilizzo della tecnologia per sottrare veicoli di ultima generazione.
 
“La nuova edizione del nostro Dossier annuale evidenzia come il business criminale dei furti di auto”, ha osservato Maurizio Iperti, Presidente EMEA LoJack, “sia ormai tornato ai livelli di allerta registrati prima del COVID, con un generalizzato aumento dei casi in quasi tutte le categorie di veicoli e in gran parte delle Regioni del Paese. Il livello di attenzione poi sale oltre misura nella macroarea costituita dalle Regioni Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia dove si concentrano quasi 8 furti su 10. Un rischio che diventa preoccupante per i possessori dei modelli più ambiti dai ladri e che, come controffensiva, richiede un intervento rapido ed efficace per ridurre le possibilità che del veicolo si perdano per sempre le tracce. Per stare al passo nella lotta contro i ladri di auto e garantire percentuali di recupero doppie rispetto al mercato, oggi facciamo ancor di più affidamento sull’integrazione della nostra unica tecnologia in radiofrequenza con il GPS e su un team di esperti che supporta efficacemente sul campo le Forze dell’Ordine”.