Chiuso il 2024 positivo con 17 milioni di fatturato, ora l’obiettivo è espandersi, oltre che in Spagna, anche in Francia e nei Paesi Bassi entro il 2026

Tempo di bilanci per Horizon Automotive, la prima Tech Mobility Company italiana nata quattro anni fa con l’obiettivo di rivoluzionare il mercato delle formule alternative alla proprietà dell’auto, creando un nuovo modello di business attorno al noleggio a lungo termine. “Il 2024 è stato per noi un anno straordinario sia in termini di fatturato che ha raggiunto i 17 milioni di euro, sia per il numero di auto vendute o fatte vendere alla rete delle nostre concessionarie che hanno superato le 7 mila, in crescita di oltre il 63% rispetto al 2023 nonostante un mercato in difficoltà”, spiega Luca Cantoni, fondatore e CEO di Horizon Automotive”. Il segreto? Abbiamo lavorato sulla domanda aggiuntiva di mobilità da parte delle aziende ma soprattutto dei privati. La combinazione di auto, tecnologia, collaborazione con la rete dei concessionari che sono già 60 oltre a 20 store fisici sul territorio italiano, e prezzi competitivi consente ai clienti digitali e fisici di credere maggiormente al noleggio a lungo termine”.
Ed è proprio l’approccio phygital, che unisce tecnologia avanzata, intelligenza artificiale e una rete fisica di dealer che arriveranno a cento in Italia e 205 in Europa entro il 2027, al centro della strategia dei prossimi 3 anni di Horizon Automotive, pronta a diventare quasi un brand a se stante. “Uno dei nostri obiettivi è replicare il nostro business all’estero, espandendoci in altri Paesi, oltre la Spagna dove siamo già presenti da pochi mesi, anche in Francia e nei Paesi Bassi entro il 2026, come lo è essere sempre di più un full journey player del noleggio a lungo termine vendendo 40mila auto e arrivando a un fatturato stimato nel prossimo triennio di 700 milioni di euro”, riflette Cantoni. Niente sembra fermare Horizon Automotive, nemmeno la riforma fiscale sui fringe benefits, che il marchio affronta anche con un miglioramento della competitività dei canoni di noleggio, con il supporto delle vetture green, elettriche e PHEV, con accordi con provider energia come quello appena stigliato con Edison e con una consulenza fiscale amministrativa alle aziende per supportarle nella transizione verso soluzioni di mobility welfare alternative ai fringe benefit.