Il salone Internazionale dell’Auto di Ginevra ha superato indenne la crisi europea dell’auto che ha ridimensionato il numero delle rassegne internazionali dedicate alle quattro ruote, e con l’84ma edizione ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori. Il mercato, nel frattempo, è cambiato, perlomeno nel Vecchio Continente e negli Stati Uniti, con la sempre più frenetica corsa al downsizing che dopo aver portato una drastica riduzione di cilindrate e consumi (ma non delle potenze) ha coinvolto la “taglia” delle vetture, sia delle tipologie classiche sia degli Sport Utility Vehicle ai quali sono sempre più preferiti i crossover compatti. Al Palexpo si torna ai fasti ante-crisi. FCA Group: un debutto europeo con la piccola Renegade, la Jeep made in Italy. L’armata delle city-car guidata dalla Twingo, rivoluzionaria “tutto dietro”. Crossover sullo sfondo. Trazione anteriore per Bmw. La palma della più bella a Maserati Alfieri.Al Palexpo ginevrino supercar e maestose limousine sono sempre numerose, ma quest’anno hanno perso il centro della scena occupato, prima di tutto, dalle tante citycar alla loro prima mondiale, auto che viaggiano intorno ai 3,5 m di lunghezza, agili in città ma dotate di un comfort e di un equipaggiamento di assistenza al guidatore e di connettività che le rendono adatte anche ai lunghi viaggi. Il segmento A, del resto, anche se nel 2013 ha registrato soltanto 1,2 milioni di consegne in Europa, è considerato in crescita, soprattutto per quanto riguarda l’alto di gamma e i modelli più accessoriati, una tendenza confermata dal cambio al vertice delle più vendute, con la leadership che passa da Fiat Panda a Fiat 500, un passaggio di testimone interno a Fiat Chrysler Automobiles Group, debuttante al salone di Ginevra dove ha confermato l’obiettivo di diventare attore di primo piano nella fascia premium, sia nelle parole di Sergio Marchionne, sia con due importanti anteprime come Ferrari California T e Alfa Romeo 4C in versione spider.
A ribadire il concetto ha provveduto Maserati con lo stupendo concept Alfieri, che attraverso il nome del fondatore celebra i 100 anni di vita, una supercar che potrebbe anticipare la futura GranTurismo oppure diventare un modello in più nella gamma della Casa del Tridente.
[adrotate group=”3″]Parte da Melfi la Jeep del futuro
Il modello di FCA che ha suscitato maggiore interesse è stato però Jeep Renegade, il piccolo suv 4×4 (è lungo 4,3 metri) del quale inizierà a breve la produzione nello stabilimento lucano di Melfi dove, entro la fine dell’anno, verrà costruita anche la gemella Fiat 500X (nome provvisorio che non esclude l’adozione di un nome che riporta al passato come accadrà con lo spiderino sviluppato da FCA con Mazda per il quale è stato scelto il nome di Fiat 124 Spider). Con un design in puro stile Jeep, Renegade è pronto a conquistare clienti in tutto il mondo in una fascia dove il brand icona del 4×4 era praticamente assente. Insieme a Renegade arriva quest’anno in Europa anche il più grande Cherokee, a due e quattro ruote motrici. Ma torniamo alle piccole e all’importanza del design che, oltre ad assicurare una sempre maggiore efficienza aerodinamica, deve trasmettere con continuità i valori e l’immagine del brand, indispensabili per differenziare, per esempio, Citroën C1, Peugeot 108 e Toyota Aygo, le tre cittadine, lunghe 3,46 metri, prodotte a Kolin, Repubblica ceca, totalmente rinnovate nella nuova serie. Molto più differenziate rispetto al passato avranno tutte la possibilità di tetto in tessuto retraibile che, nella scia di Fiat 500, sta diventando un must al quale non rinuncia nemmeno la rivoluzionaria Renault Twingo che si presenta, nella terza generazione, con motore e ruote motrici posteriori, un’architettura comune alla futura smart a quattro porte insieme alla quale è stata sviluppata (entrambe vengono prodotte a Novo Mesto, in Slovenia). Sarà soltanto a cinque porte e monterà solo motori a benzina.
Rivoluzione a Monaco di Baviera
Mentre a Parigi si passa al “tutto dietro”, a Monaco di Baviera, per la prima volta nella storia del marchio, Bmw lancia una “tutto avanti”, la Serie 2 Active Tourer, il primo monovolume della Casa e la prima Bmw a montare un tre cilindri. L’idea dei bavaresi è audace e porta il premium a esplorare, con una vettura che strizza l’occhio alle flotte, il mercato dei multispazio finora appannaggio dei costruttori mainstream. Più classica è la principale novità di Mercedes-Benz, la nuova Classe C Berlina che eredita, però, un enorme patrimonio tecnologico d’avanguardia dalla Classe S. Curata negli interni dai designer del MB Advanced Center di Como, carrozzeria a quattro porte, la nuova C ha una silhouette dinamica che rivitalizza il concetto stesso di “berlina”. Novità a raffica arrivano dal Gruppo Volkswagen, a cominciare dalla capofila che schiera Scirocco e Polo rinnovate insieme alla Golf GTE ibrida plug-in che ha molte più chance di sfondare rispetto alla versione elettrica pura; restyling anche per il Multivan che vuole competere alla pari con il nuovo Classe V di Mercedes-Benz. Dalla galassia di Wolfsburg arrivano poi la nuova Audi TT, coupè giunto a una felice maturità, e il Suv medio Porsche Macan, mentre con il concept Vision C – grande coupè a cinque porte con propulsore a metano – Skoda dimostra di non soffrire più di alcun complesso di inferiorità. Chiude la parata delle novità del Gruppo VW la Lamborghini Huracàn, che a giudicare dai 700 ordini totalizzati nel primo mese ha già rimpiazzato egregiamente la Gallardo.
Da poco eletta Car of the Year 2014, Peugeot 308 è già pronta anche nella versione SW, quella sicuramente più appetibile per flotte e noleggi, sulla quale dovrebbe debuttare anche il nuovo cambio automatico Aisin Warner. Altra importante novità in questo segmento è la Ford Focus – berlina e sw – che si presenta completamente rivista, sia nel design sia nei contenuti, con 18 nuove assistenze alla guida e il sistema multimediale Sync2. Poche le novità sul fronte dei sempre più gettonati crossover, la fascia di mercato, del resto, oggi già molto affollata, dove arrivano i rinnovati Kia Sportage e Nissan Juke. In conclusione si può dire che se le novità contribuiscono a far crescere le vendite – affermazione con la quale adesso anche Sergio Marchionne pare essere d’accordo – di segnali positivi, dall’84° Salone di Ginevra, ne sono stati lanciati tanti.