di Alfredo Marasti
È la prima iniziativa in Italia di associazione di gestori di flotte di auto aziendali. Il 9 marzo si è costituita a Bologna l’Associazione Italiana Acquirenti e Gestori di Auto Aziendali (Aiaga), nata dalla volontà di un gruppo di manager responsabili della gestione delle flotte di auto aziendali di importanti imprese nazionali e multinazionali operanti in Italia. Presidente è Giovanni Tortorici, purchasing manager di Barilla, vicepresidente è Gilda Sanfelici, operations manager di HPI Fleet & Mobility Italia.
Come in Gran Bretagna, in Francia, in Germania ed in altre realtà internazionali ora pure in Italia i gestori di auto aziendali possono contare su una loro associazione professionale: Aiaga che consentirà ai fleet manager italiani di confrontarsi, favorendo così anche nel nostro Paese l’affermazione e la crescita della cultura dell’efficiente gestione delle flotte aziendali.
Fanno parte del consiglio direttivo dell’associazione anche Marco Claudio Agazzi, direttore dei servizi generali di Alcatel-Lucent Italia, Carlo Bertolini, responsabile area servizi risorse umane di Chiesi Farmaceutici, Andrea Ottavio Bertolotti, finance director di Michael Page International Italia, Laura Echino, corporate general services manager di Lavazza, Massimo Guidetti, direttore delle risorse umane di Twinergy, Marco Onorati responsabile acquisti flotta aziendale di Ericsson Telecomunicazioni, Gian Primo Quagliano, presidente di Econometrica e Riccardo Vitelli, responsabile della gestione della flotta e mobility manager di Terna.
Gli obiettivi dell’associazione
Gli scopi principali della associazione, si legge nello Statuto, sono: “la promozione di studi e ricerche nel settore dell’auto aziendale, la promozione di attività di formazione ed aggiornamento degli addetti all’acquisto ed alla gestione di auto aziendali da utilizzare per l’attività dell’azienda o anche come elementi dei pacchetti retributivi di quadri e dirigenti aziendali, nonché la promozione di studi, ricerche e formazione nel settore della mobilità aziendale”. “Con la costituzione di Aiaga – sottolinea il presidente Tortorici – si compie così anche nel nostro Paese una tappa fondamentale in direzione del pieno riconoscimento e della crescita della professione del car fleet manager, una responsabilità che è parte integrante delle più evolute strategie d’impresa. I nostri prossimi obiettivi saranno l’avvio di specifici tavoli di lavoro su temi di comune interesse per favorire, anche nella realtà italiana, lo sviluppo del ruolo e della professione del fleet manager aziendale in linea con le più importanti esperienze internazionali. A tal fine l’associazione si impegnerà anche per assicurare rappresentanza alle istanze dei gestori di flotte di auto aziendali anche attraverso l’organizzazione di una specifiche iniziative convegnistiche”. “Il nostro compito principale – evidenzia, inoltre, la vicepresidente Gilda Sanfelici – sarà innanzitutto quello di contribuire alla creazione di un’opportunità di confronto comune sugli aspetti specifici della professione, dalle strategie di car policy aziendali, all’analisi delle tendenze evolutive del settore fino al monitoraggio degli orientamenti degli utilizzatori di car company. E tra gli obiettivi correlati, e non certo di minor importanza, ci saranno anche l’accrescimento della professionalità specifica del gestore di flotte aziendali, il consolidamento della capacità di interlocuzione con le Istituzioni e la costruzione di un network associativo con altre iniziative associative internazionali”.
Aperta a tutti i gestori di auto aziendali
“Il ruolo di Aiaga – conferma Marco Onorati – sarà soprattutto quello di condividere esperienze e renderle disponibili agli associati. Aiaga quindi sarà un mezzo per diventare più consapevoli del ruolo chiave del gestore della flotta aziendale”. “L’Associazione non fornirà soluzioni – dice Carlo Bertolini – ma supporterà l’attività dei gestori delle flotte attraverso lo scambio delle conoscenze che diventeranno così patrimonio professionale degli stessi fleet manager, nel loro operare quotidiano all’interno della propria azienda”. Ma a quale tipologia di gestori di auto aziendali si rivolgerà prevalentemente Aiaga? “Il nostro obiettivo – dice Massimo Guidetti – è quello di favorire le relazioni tra i gestori aziendali delle flotte del nostro Paese, prescindendo dalla entità dimensionale delle loro flotte”. “Quattro auto su dieci immatricolate ogni anno in Italia – osserva Gian Primo Quagliano – sono acquistate da imprese e società e da singoli operatori economici con partita Iva. Ed è proprio quello dell’auto aziendale il segmento del mercato automobilistico nazionale che, nonostante un regime fiscale non favorevole, dimostra attualmente maggiore dinamismo. Aiaga può certamente dare un contributo importante allo sviluppo di questo settore”.
Più visibilità alla professione di fleet manager
“La funzione del fleet manager in Italia – dice Marco Claudio Agazzi – spesso non emerge dagli organigrammi aziendali, ma è compresa tra le competenze di responsabili dell’ufficio acquisti, dei servizi generali o delle risorse umane, talvolta anche dell’amministrazione. E spesso, per chi in via prioritaria deve occuparsi di altre attività, non è facile corrispondere agli obiettivi aziendali di contenimento dei costi, ottimizzazione, efficienza di gestione, piani di mobilità e sviluppo sostenibile della flotta”. “Il responsabile della gestione della flotta di auto aziendali – dice Laura Echino – deve presidiare più ambiti. Innanzitutto, deve conoscere prezzi, consumi ed emissioni degli autoveicoli per saper valutare e monitorare correttamente i costi di gestione della flotta. A lui spettano, inoltre, le scelte in tema di sicurezza e di sostenibilità ambientale della flotta, ma per svolgere al meglio la professione di fleet manager occorrono però anche capacità di gestione manageriale per decidere gli indirizzi generali della car policy aziendale e le modalità più corrette di gestione della flotta”. In ogni caso l’auto aziendale, continua a rappresentare il benefit maggiormente gradito nelle human resources policy d’impresa. “Nelle politiche di gestione del personale – dice Andrea Ottavio Bertolotti – delle aziende di tutta Europa l’auto continua infatti a rappresentare il benefit più ambito dai quadri e manager aziendali e questo comporta di conseguenza una grande attenzione nella definizione delle car policy aziendali”.Ma è anche su aspetti di sostenibilità delle attività di gestione aziendale dei parchi auto che l’associazione può svolgere un ruolo molto importante, favorendo la maggiore sensibilizzazione delle imprese e degli associati su questi temi.. “La forte attenzione delle aziende alla responsabilità sociale d’impresa ed alla mobilità sostenibile – dice Riccardo Vitelli – saranno ovviamente aspetti centrali dell’attività dell’Associazione e notevole sarà l’attenzione alla declinazione concreta di questi temi”.
Gli auguri di Aniasa
La costituzione di Aiaga ha destato grande interesse. Tra i messaggi di congratulazioni quello di Aniasa. Scrive il direttore Pietro Teofilatto: “La costituzione di Aiaga è estramamente importante in quanto indicatica del crescente sviluppo del comparto dell’auto aziendale e della sempre maggiore consapevolezza dei relativi benefici economici. Ritengo anche che sia un rilevante elemento di una nuova fase del rapporto utilizzatori/fornitori/gestori, successivo alla recente crisi congiunturale (si spera progressivamente un ricordo), che ha funzionato da molla propulsiva per innovazioni e riduzioni di costi. E, il noleggio a lungo termine, nel suo campo, ha contributo a tale positivo cambiamento, migliorando i servizi ed assistenza grazie proprio al confronto dei fleet manager, di cui gli operatori di noleggio sono ormai diventati partner quasi quotidiani. È in quest’ottica che Aniasa plaude all’iniziativa di Aiaga ed è pronta a sinergie e collaborazioni su ogni comune obiettivo”.
Le community europee dei fleet manager – Con la “sola” sua costituzione, Aiaga segna anche il suo primo fondamentale risultato che è quello di allineare le esperienze professionali dei responsabili italiani degli acquisti e della gestione di auto aziendali a quelle delle più importanti realtà del panorama europeo. In Gran Bretagna, fin dagli anni settanta, è attiva Acfo la più importante associazione professionale europea di fleet manager, che è profondamente radicata nel sistema industriale britannico come testimonia la sua articolazione territoriale che, oltre ad un livello nazionale, comprende ben nove delegazioni su base regionale. In Germania, invece, opera Verband Deutsches Reisemanagement e. V. (VDR), associazione degli operatori della mobilità aziendale, fondata nel 1974. VDR associa oltre 500 aziende appartenenti a tutti i settori merceologici ed attive nel management della mobilità aziendale, dal business travel alle flotte. Associa quindi anche molti fleet manager aziendali ed all’interno di VDR Academy, l’ente di formazione dell’associazione, si svolgono seminari didattici ed incontri proprio per favorire l’accrescimento delle competenze e la formazione professionale a favore dei gestori delle flotte di auto aziendali. Molto diversa ma particolarmente interessante è anche l’esperienza francese di “Agora des responsables des flottes automobiles”, una comunità professionale fondata nel 2007 da un gruppo di fleet manager di aziende nazionali che costituisce la realtà associativa più rappresentativa dei fleet manager d’Oltralpe e che basa la propria attività su un modello a rete dove ogni membro è sia trasmittente che ricevente.