In questa intervista Roberto Di Stefano, responsabile e-Mobility di FCA Region EMEA, illustra le strategie di FCA per ciò che riguarda i veicoli elettrici ed elettrificati. In autunno è previsto il lancio del Ducato elettrico.

Dottor Di Stefano, come si sta approcciando alla transizione verso la mobilità elettrica FCA? Quali vetture avete in gamma e quali sono i vostri programmi per il lancio di nuovi modelli?
“Partiamo dal prodotto: abbiamo già presentato e sono già in commercializzazione la versione ibrida della Panda, della 500 e della Ypsilon. A seguire stiamo finalizzando il lancio delle Jeep Renegade e Compass Plug In Hybrid. In estate presenteremo la nuova 500 BEV, prodotta in Italia a Mirafiori, e in autunno il Ducato BEV, un veicolo molto importante perché si propone di coprire un bisogno molto forte sul mercato, e cioè quello del trasporto sostenibile delle merci dagli hub di logistica esterni alle città ai centri cittadini. Questo per il 2020. A seguire, con le tre tecnologie (ibrido a bassa tensione, plug in hybrid, battery electrical vehicles), la nostra offerta si completerà di anno in anno, fino al 2023, con l’obiettivo di “elettrificare” tutta la gamma di tutti i brand in tutti i segmenti. Ci aspetta quindi un lavoro molto importante che implica un cambiamento culturale anche da parte nostra, su come si progettano le auto, come si industrializzano e come si propongono ai clienti (sia privati che flotte aziendali). Non basta più, infatti, proporre un autoveicolo, ma insieme al veicolo bisogna proporre un sistema di servizi per mettere nelle condizioni giuste il cliente e permettergli di approfittare di tutti i vantaggi che questa tecnologia offre”.

L’inizio della fase 2 e la ripresa delle attività produttive devono essere coniugate con la necessità di diminuire l’impatto ambientale, necessità che era presente anche prima dell’emergenza Covid-19. A questo proposito quali sono le vostre linee guida?
“Nel corso dell’emergenza, dovendo scegliere i progetti di sviluppo a cui dare priorità, FCA ha scelto quei progetti che si pongono come obiettivo la mobilità sostenibile, in generale, ed in particolare quella elettrica. Per questo abbiamo deciso di tenere attivi i progetti che riguardano le tecnologie che ho esposto prima, e cioè ibrida ed elettrica. Abbiamo fatto questa scelta perché riteniamo che nelle grandi città sia sempre più forte la richiesta di veicoli a basse o a zero emissioni e noi vogliamo essere pronti ad affrontare questa esigenza del mercato, avendo chiaro che nel futuro prossimo sulle strade ci sarà comunque una compresenza di veicoli elettrici e ibridi con veicoli termici”.
All’interno della vostra gamma di auto elettriche e ibride quali sono più adatte all’ uso nelle flotte aziendali? In che modo il canale della mobilità per motivi di lavoro può essere utile ad accelerare la diffusione delle auto elettriche?
“I veicoli più adatti all’uso in una flotta aziendale per il trasporto di persone sono a mio avviso i due plug in hybrid della Jeep, e cioè Compass e Renegade. Questo perché la tecnologia plug in hybrid unisce il vantaggio di potersi muovere in puro elettrico nelle città con la possibilità di usare il motore a combustione per i tragitti più lunghi. Alle flotte però bisogna proporre un “pacchetto” che deve essere composto non solo dal veicolo, ma anche delle infrastrutture. Per questo gli elementi che fanno la differenza, e per i quali ci stiamo attrezzando con i nostri partner, sono la possibilità di costruire le infrastrutture di ricarica nei parcheggi dei dipendenti, di fornire ai fleet manager i software necessari per ottimizzare i processi di ricarica e gestire la flotta e di fornire agli utenti gli strumenti che permettono, durante il viaggio, di individuare, prenotare e pagare i punti pubblici di ricarica. Non ci fermeremo qui: alle aziende che abbracciano il tema della sostenibilità, sempre in partnership con importanti società del settore energetico, offriremo anche la possibilità di dotarsi di auto generazione energetica, ovviamente rinnovabile (fotovoltaico), con sistemi di stoccaggio di questa energia per poterla utilizzare per ricaricare i veicoli della flotta quando sono in permanenza in azienda. A questo proposito FCA vuole dare l’esempio: a Mirafiori stiamo allestendo un impianto di generazione solare (la Power Solar Unit). Con questa energia pensiamo di gestire il consumo energetico di una parte della produzione ma anche di ricaricare i veicoli sia di nuova produzione sia i veicoli della nostra flotta, che sta diventando sempre più elettrificata. Un altro esperimento che stiamo facendo, sempre parte del progetto di sostenibilità dell’area di Mirafiori, riguarda la possibilità di utilizzare la tecnologia Vehicle-to Grid (ndr: vedi box dedicato)”.
Di cosa hanno bisogno i clienti, privati e aziendali, per essere convinti che le auto elettriche rappresentano un’alternativa sicura ed affidabile per la loro mobilità?
“Il nostro lavoro su questi temi parte da lontano e non inizia certo oggi. Abbiamo impostato i nostri veicoli cercando innanzitutto di capire di cosa hanno bisogno i nostri clienti. Per questo abbiamo sviluppato veicoli orientati alla mobilità di persone e merci nelle città (i BEV) e veicoli che sono adatti sia per l’uso cittadino sia per percorsi che vanno oltre a questo uso (i plug in hybrid). Il cliente flotta ha bisogno di un sistema di veicoli che non gli costi di più rispetto ai veicoli a combustione. Bisogna essere capaci di spiegare con i fatti ai clienti che il maggior investimento necessario oggi per dotarsi di veicoli elettrici o elettrificati, grazie ai benefici portati dai minori costi di gestione può essere recuperato in tempi sostenibili. Ad esempio noi abbiamo visto che il valore residuo dei veicoli plug in hybrid o BEV è mediamente più alto del 5-8% rispetto ai veicoli a combustione. Questo fattore rappresenta un vantaggio innegabile per una flotta aziendale. In alcune città, poi, un veicolo elettrico non paga l’ingresso nelle zone a traffico limitato e non paga il parcheggio. Anche questo è un fattore molto importante, da tenere nella giusta considerazione”.