Drivalia, parola d’ordine: flessibilità

La nuova società di mobilità offre noleggio di ogni durata, car sharing e un abbonamento mensile senza vincoli (“Come l’iscrizione in palestra o alle piattaforme di streaming”) che nel 2024 arriverà in formato “Biz” per le flotte

Noleggio dal breve al lungo termine, car sharing e abbonamento all’auto. Le direttrici lungo cui si sviluppa l’attività di Drivalia, la nuova società di mobilità controllata da CA Auto Bank, sono molteplici. Un’offerta variegata che ruota attorno ai concetti di flessibilità e approccio digitale, forte di una presenza in sette paesi in Europa, con oltre 725 Drivalia Mobility Store, 1.600 punti di ricarica e più di 55 mila veicoli nella flotta per il noleggio. Una realtà complessa e ambiziosa, di cui Auto Aziendali magazine ha parlato con Claudio Catania (C.C.) e Dario Cerruti (D.C.) , rispettivamente Country Manager e Direttore Commerciale di Drivalia.

Quando nasce Drivalia e con quali obiettivi?

D.C.: “Il brand Drivalia è stato lanciato nell’ottobre del 2022 al Motor Show di Parigi ed ha raccolto il testimone di Leasys Rent, che faceva riferimento a FCA Bank. Successivamente, con l’uscita di Stellantis, FCA Bank si è evoluta in CA Auto Bank, controllata da Crédit Agricole Consumer Finance. Drivalia è la nuova società di mobilità di CA Auto Bank: ora c’è una netta separazione, a prescindere dalle origini comuni con Leasys e per questo c’è stato bisogno di spiegare un po’ questo processo ai fleet manager e agli addetti del settore. Ci occupiamo di noleggio dal breve al lungo termine, di car sharing con e-GO! Drivalia e di abbonamenti all’auto”.

La proposta più innovativa sembra proprio l’abbonamento all’auto: di cosa si tratta?

D.C.: “Si chiama CarCloud e la sua principale caratteristica è la possibilità di decidere di rinnovarlo di mese in mese. Si tratta di una soluzione completamente digitale, disponibile su Amazon o attivabile in uno dei nostri Mobility Store. Abbonarsi è molto semplice: si sceglie il piano adatto alle proprie esigenze di guida e si può cambiare auto in qualunque momento, sostituendola con un’altra proposta nel pacchetto. Ricorda molto l’abbonamento in palestra o una piattaforma di streaming”.

È una proposta in linea con le attuali esigenze di flessibilità, ultimamente diventata quasi una parola magica…

D.C.: “Negli ultimi anni abbiamo fatto una fortissima battaglia per la flessibilità, anche se la strada è ancora lunga. Gli utenti la invocano, ma non sono ancora abituati ad averla concretamente. L’utente tipo spesso critica il noleggio a lungo termine, perché percepisce troppo gravoso l’impegno a firmare per 36 o 48 mesi, anche se magari poi non avrà esigenza di interrompere il noleggio. Semplicemente, preferisce non sentirsi vincolato. E con l’abbonamento all’auto diamo una risposta a questo bisogno”.

In che modo CarCloud può essere utile alle flotte aziendali?

D.C.: “La tipica situazione è quella di un’azienda che deve assegnare auto a lavoratori magari interinali, personale quindi non ancora confermato. Oppure pensiamo al caso di lavoratori che arrivano da altri sedi o dall’estero. L’abbonamento è un prodotto ideale per tutte le situazioni in divenire, che consentono di avere un’auto per tempi più brevi e soprattutto flessibili rispetto al noleggio. Si paga una subscription fee (a partire da 199 euro, ndr) che copre un anno di iscrizione a CarCloud, a cui bisogna aggiungere il costo per l’abbonamento mensile, a seconda del modello scelto. Al momento, l’abbonamento a CarCloud è associato a una carta di credito personale. Ma nel 2024 lanceremo CarCloud Biz, la versione per l’utenza business, che prevederà pagamento tramite IBAN”.

Come sta andando?

C.C.: “Oggi sono 14 mila le persone che in Italia (oltre 35 mila contando anche gli utenti in Francia, Spagna e Portogallo) stanno guidando un’auto con il nostro abbonamento. È chiaro si tratta di una formula che sta riscuotendo successo. Nei nostri piani ora c’è la crescita della flotta e continuare a poter offrire, al contempo, CarCloud, noleggio a breve e a lungo termine, forti di un ecosistema completo. Ci sarà sempre il cliente privato che vuole noleggiare l’auto per quattro anni, così come ci sarà la grossa azienda che preferisce il contratto di breve durata. La cosa importante è far sapere che esiste il servizio adatto alle diverse esigenze: sia mainstream, che quelle un po’ più particolari”.

Nel catalogo di CarCloud ci sono molti modelli elettrici. All’insegna della flessibilità, sembra un’occasione propizia per provare le nuove motorizzazioni…

D.C.: “Certamente. Possiamo definirlo un prodotto ideale per chi è incuriosito dall’elettrico e vuole provarlo senza troppo impegno. Molti tramite CarCloud iniziano a guidare la 500 elettrica per capire se la guida elettrica fa per loro oppure no. E alla fine sono davvero pochi quelli che tornano indietro. Abbiamo tanti abbonati che completano l’anno e vogliono continuare con questa soluzione”. C.C.: “Ha sicuramente questa funzione di avvicinamento alle motorizzazioni alternative. Per quanto riguarda il plug in, la gente non prova perché ha già pareri da parte di persone che hanno potuto testarlo. L’esperienza in elettrico invece è una prova diversa, che attira molti”.

Drivalia è un esempio quasi unico di operatore che si occupa di noleggio a breve, lungo termine, abbonamento all’auto. Come riuscite a tenere tutto insieme?

C.C.: “È molto complesso, a livello di management, fare tutte queste cose insieme. Allo stesso tempo, però, si creano delle sinergie che ti rendono veramente diverso rispetto al resto del mercato. Siamo sicuri che sia la strategia giusta per crescere in un mercato molto competitivo, come quello della mobilità, in particolare in quella aziendale”.