ll lavoro del Fleet Manager comprende un ampio spettro di funzioni: finanziamento, manutenzione, controllo telematico, gestione dei driver, della salute e della sicurezza. Tutte responsabilità importanti, ma sostanzialmente di natura prettamente tecnica. Il Fleet Manager, invece, assume responsabilità e competenze più elevate quando oltre alla riduzione del rischio dell’investimento dell’impresa, realizza importanti risultati in termini di efficienza, produttività e riduzione del costo totale di gestione della flotta (costi diretti, costi di staff, costi nascosti, ecc..) che definiamo TCO (Total Cost of Owership). Ma non è tutto, perché al Fleet Manager si attribuiscono obiettivi importanti in termini di soddisfazione dei driver, di qualità dei servizi erogati dai fornitori partner e di green policy in relazione alla responsabilità sociale d’impresa. Il Fleet Manager ha finalmente la grande opportunità di elevarsi dalla gestione operativa ed entrare in una dimensione aziendale che tocca aspetti strategici.
Le strategie aziendali

La figura del fleet manager
Il Fleet Manager, quindi, è un professionista aziendale a tutti gli effetti. È un manager e come tale ha la responsabilità del processo di definizione e del perseguimento di determinati obiettivi e deve partecipare alla stesura delle regole, in quanto dovrà poi gestire il processo e rendere conto del risultato. La ricerca di un profilo di Fleet Manager dipende fortemente dal contesto aziendale nel quale si colloca. Se si tratta di un inserimento in un team già esistente, le cose sono più semplici, perché c’è evidentemente una strategia aziendale indirizzata in modo corretto. Spesso, però, abbiamo invece a che fare con figure “stand alone” in un mondo che gira ormai su “network”.