Consulenza: ecco i desideri del fleet manager

di Vincenzo Conte

Il rapporto dei fleet manager con i fornitori è fortemente condizionato dalla grande attenzione al fattore costi. I fornitori, però, puntano sempre di più su servizi di consulenza ad hoc che aiutino i fleet manager a rendere più efficiente la gestione della flotta

Attenzione ai costi in primo piano, con la spasmodica ricerca di saving, ma una crescente attenzione anche alla qualità dei servizi di cui si usufruisce. Sono questi, in estrema sintesi, i principi a cui i fleet manager si ispirano nelle loro attività giornaliere di gestione delle flotte aziendali. O, almeno, questo è quello che ci si aspetta da loro.

Ma è realmente così? C’è davvero una forte prevalenza nella ricerca del saving, che ha la meglio su tutto il resto? E i servizi di consulenza offerti dai fornitori e dai partner sono apprezzati? Per fare chiarezza su questo campo, Auto Aziendali magazine ha interpellato gli stessi fleet manager attraverso una rilevazione.

RAPPORTO CON I FORNITORI

Primo punto affrontato nella survey è il numero di fornitori con cu i fleet manager hanno rapporti. Solo il 20% dei fleet manager interpellati ha dichiarato di avere un unico fornitore per tutti servizi connessi alla gestione della flotta, mentre l’80% ha dichiarato di averne più di uno. Chi dichiara di avere rapporti con più di un fornitore ne ha in media quattro.

La periodicità degli incontri (fisici o virtuali) con i fornitori per circa la metà degli intervistati prevede più di un meeting all’anno, mentre circa il 25% dichiara di vedere i propri fornitori una volta all’anno.

Seguono in questa graduatoria periodicità più dilatate, con incontri che avvengono una volta ogni due o tre anni. I giudizi sull’utilità degli incontri con i fornitori sono positivi: il 59% degli intervistati dichiara che sono molto utili e il 30% che sono utili. Solo il 9% dice che sono poco utili, mentre una quota assolutamente minoritaria del 2% dichiara che sono del tutto inutili.

ELEMENTI VALUTATI PER INSTAURARE UN RAPPORTO

Auto Aziendali magazine ha quindi chiesto una valutazione sui fattori considerati per instaurare un rapporto con un fornitore.

Ne è emersa una graduatoria che vede al primo posto, con una valutazione pari a 9 (in una scala da 0 a 10) cinque fattori: il saving economico, disponibilità e prontezza nella risposta, offerta su misura, chiarezza nella proposta commerciale e flessibilità nelle soluzioni proposte. Seguono a breve distanza (con una valutazione pari a 8) facilità di contatto e capacità di consulenza per risolvere problemi di gestione della flotta.

È pari a 7 invece la valutazione assegnata a capacità di consulenza per costruire progetto di gestione, disponibilità di prodotti e servizi green e leadership di mercato. In seguito i fleet manager sono stati chiamati a esprimere una valutazione generica sui servizi di consulenza messi a disposizione dai fornitori. Il 26% degli intervistati li ha giudicati “fondamentali”, il 63% “importanti”, l’8% “non importanti” e il 3% “inutili”.

Abbiamo quindi chiesto un giudizio in particolare sui servizi di consulenza di cui i fleet manager hanno effettivamente usufruito, e in questo caso la valutazione emersa è pari a 7 (sempre in una scala da un minimo di 0 a un massimo di 10).

PER COSA SI HA BISOGNO DI CONSULENZA?

Entrando poi ancora più in profondità nell’ambito dei servizi di consulenza, abbiamo cercato di capire quali sono le questioni su cui i fleet manager ritengono di avere maggiore bisogno di aiuto da parte dei fornitori. Al primo posto c’è la voce “costruzione di una car list aggiornata con gli ultimi modelli disponibili”.

Al secondo posto c’è la riduzione del’impatto ambientale della mobilità aziendale.

Al terzo posto si piazza l’inserimento dei veicoli elettrici in flotta. Scendendo dal podio, al quarto posto troviamo il calcolo del TCO, seguito, al quinto posto, dalla massimizzazione della sicurezza degli spostamenti di mobilità aziendale, al sesto posto dalla scelta dei dispositivi di sicurezza da inserire sulle auto in flotta, al settimo posto dalla scelta dei dispositivi di connettività da inserire sulle auto in flotta e infine all’ottavo posto dalla gestione della mobilità nel tragitto casa-lavoro. Fuori dalla graduatoria vi sono elementi come i trend di mercato, i cambiamenti normativi e le nuove tecnologie.

SUGGERIMENTI PER RENDERE IL RAPPORTO PIÙ EFFICIENTE

Per chiudere la rilevazione abbiamo poi chiesto ai fleet manager quali suggerimenti possono dare ai loro fornitori per rendere più efficienti il rapporto che si instaura con loro. Da questa domanda emergono, in ordine sparso, alcuni fattori molto interessanti.

C’è una richiesta di confronto costante su qualsiasi problematica, la necessità di maggiore “fantasia” nella proposizione dei modelli di auto da inserire in flotta, una maggiore attenzione e cura per il cliente, una gestione più efficiente dell’auto sostitutiva, massima trasparenza e chiarezze nelle offerte, una maggiore competenza tecnica su veicoli e sistemi di gestione e controllo, più flessibilità, visite pianificate e regolari, un consulente in back office dedicato al 100% al cliente, la velocizzazione della risposta per tagliandi, manutenzioni e interventi in carrozzeria e l’indicazione più puntuale dei tempi di consegna.

SAVING MA NON SOLO…

Dai dati della rilevazione emerge quindi che c’è una forte attenzione ai costi e che la ricerca del saving è effettivamente un elemento importantissimo sulla base del quale si prende la decisione di instaurare il rapporto con il fornitore.

Alla pari con la possibilità di ottenere un saving, nella considerazione dei fleet manager, però, ci sono altri elementi ritenuti parimenti fondamentali per sviluppare una collaborazione efficiente.

Su questi elementi (offerta su misura, disponibilità e prontezza nella risposta, chiarezza nella proposizione commerciale, flessibilità delle soluzioni proposte) i fornitori hanno già iniziato a muoversi. Si può quindi dire che la strada intrapresa è quella giusta, anche se c’è ancora da lavorare per raggiungere risultati in grado di soddisfare entrambe le parti in causa.