Company Car Drive 2013 : seconda edizione di successo

di Andrea Perugia

imageDopo l’edizione inaugurale del 2012 a Vallelunga, Company Car Drive si è spostato quest’anno all’Autodromo di Monza. La due giorni dedicata alle flotte aziendali ha chiamato a raccolta ben 587 fleet manager  che hanno provato sul circuito brianzolo i 182 modelli messi a disposizione dalle 25 Case auto presenti. Spazio anche ai molti seminari per discutere sui temi di attualità  del settore, fiscalità in primis

È stato un successo la seconda edizione di Company Car Driver, la due giorni dedicata al mondo delle auto aziendali che ha chiamato a raccolta molti fleet manager, con la massiccia presenza delle principali Case automobilistiche.
Si tratta di un’alternativa interessante ai saloni dell’auto più tradizionali e un’occasione unica per radunare “sotto lo stesso tetto” tutti i principali attori del settore, fare business, provare su strada e su pista i nuovi modelli e discutere della crescita di un segmento, quello delle flotte aziendali, sempre più strategico all’interno del comparto auto.

A Monza
Organizzata da Econometrica e GL events Italia con il patrocinio di A.I.A.G.A, Company Car Drive quest’anno si è svolto nello scenario affascinante dell’Autodromo Nazionale di Monza, dopo che l’edizione 2012 si era tenuta a Vallelunga.
imageI 587 fleet manager presenti hanno avuto quindi il privilegio di provare le oltre 182 vetture messe a disposizione dalle Case su una serie di sei differenti percorsi che sono stati studiati per consentire di testare i veicoli in tutte le possibili condizioni di impiego. Due i percorsi di guida sicura, sui quali sono state effettuate prove di maneggevolezza, di Steering Pad (improvvisa perdita di aderenza) ed esercizi di Panic Stop. Altri due percorsi invece erano direttamente in pista: il primo su un tracciato veloce ovale di 2,4 km sul quale è stato possibile verificare ripresa, accelerazione, frenata e inserimento in curva veloce e lenta; il secondo invece, quello più gettonato e affascinante, i 5,8 chilometri del tracciato del GP di Formula 1. A intergrare le possibilità di scelta infine un percorso stradale esterno di circa 10 km sulle strade del parco di Monza e parzialmente anche lungo il perimetro esterno per chiudere un percorso country su fondo accidentato e sconnesso che ripercorre parzialmente il vecchio circuito degli anni’50.

I numeri
Il riscontro in termini numerici è stato più che soddisfacente: nella due giorni sono stati effettuati 3.329 test drive con un incremento complessivo del 25% delle prove effettuate rispetto alla scorsa edizione. 182 le autovetture messe a disposizione per i test drive dai 25  brand automobilistici imagepresenti (Abarth, Alfa Romeo, Audi, Bmw, Citroën, Dacia, Fiat, Ford, Hyundai, Infiniti, Jaguar, Jeep, Lancia, Land Rover, Mercedes Benz, Mini, Nissan, Peugeot, Porsche, Renault, Seat, Skoda, Smart, Volkswagen, Volvo) che non si sono risparmiati portando a Monza una serie di novità di sicuro interesse per l’acquirente business.

Eco-flotte
Lo sviluppo di nuovi modelli con carburanti alternativi e motorizzazioni più efficienti da un punto di vista dei consumi costituisce sicuramente un segmento di offerta più che interessante sulla quale le Case automobilistiche stanno sempre più concentrando i loro sforzi e alla quale i fleet manager guardano con rinnovato interesse. In questo contesto significativa la presenza a Company Car Drive dello stand di eni che, grazie ad una consolidata collaborazione con le Case automobilistiche, sta contribuendo alla diffusione dei modelli a metano che rappresentano ormai una soluzione pronta ed efficiente per una circolazione a basse emissioni.
imageIl panorama in questo campo è piuttosto variegato. Se le vetture alimentate dai carburanti tradizionali continuano a fare progressi interessanti in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni, la gamma d’offerta di tutte le principali case automobilistiche si arricchisce di modelli alimentati da carburanti alternativi, ibridi ed elettrici.

Convegni e workshop
La due giorni di Company Car Drive non si è però limitata alle prove su strada di autovetture e veicoli commerciali. L’evento aveva infatti a calendario anche una serie di convegni e workshop per analizzare nel dettaglio le principali tematiche di interesse per il mondo dell’auto aziendale.
In particolare gli argomenti trattati hanno riguardato le novità fiscali per la gestione delle flotte, il rapporto tra sicurezza e salute dei conducenti di auto aziendali, il controllo dei costi della flotta, la gestione dei pneumatici e le nuove frontiere della gestione della mobilità aziendale che viene vista sempre più in un’ottica integrata che comprende gli spostamenti casa lavoro, l’utilizzo delle auto aziendali e i viaggi aziendali con mezzi diversi dell’auto.
Quello della scure fiscale è argomento sempre di grande attualità e continua a rappresentare un ostacolo evidente alla crescita del segmento delle flotte aziendali in Italia. A tal proposito i lavori di Company Car Drive hanno visto lo svolgimento di un interessante seminario dal titolo “Le novità fiscali per l’auto aziendale” tenuto da Carla Brighenti (dottore commercialista) e Davide De Giorgi (avvocato tributarista).

imageFocus fiscalità
I numeri parlano chiaro nel 2012 le immatricolazioni di auto aziendali hanno rappresentato in Italia il 24% del totale contro il 62% della Germania, il 55% della Gran Bretagna, il 49% della Spagna e il 43% della Francia. Si tratta di dati che dimostrano in maniera eloquente come la diffusione dell’auto aziendale in Italia sia ancora molto lontana rispetto a quanto accade nei maggiori paesi europei. Da quello che emerge dall’analisi effettuata dal Centro Studi Promotor e dal Centro Studi Auto Aziendali la causa principale del ritardo accumulato dal mercato italiano è da attribuire alla fiscalità che soffoca il nostro Paese. Per toccare con mano che cosa comporta per un’azienda italiana la voracità del fisco rispetto ad un’azienda europea è stato fatto l’esempio di un’auto aziendale media con un prezzo su strada Iva compresa di 30mila euro sia in Italia che in Germania. La prima differenza evidente è nell’aliquota Iva che in Germania è del 19% ed in Italia del 21%. Per effetto della differenza di aliquota l’ammontare dell’Iva è di 4.790 euro in Germania e di 5.207 euro in Italia.
Non è tutto: in Germania la detraibilità dell’Iva è integrale, mentre in Italia si può detrarre soltanto il 40% e, ancora peggio, la deducibilità dell’ammortamento dell’auto in Germania resta intera, mentre in Italia scende addirittura al 20%.
Ciò significa che l’azienda tedesca potrà dedurre dal suo imponibile 25.210 euro e quella italiana soltanto 3.615 euro. Considerando quindi insieme l’Iva e la altre imposte per un’auto da 30mila euro la somma di detrazioni e deduzioni fiscali in Germania è di 30.000 euro e in Italia di 5.697,20 euro. Una bella differenza.

Guarda il video:

 

cocardrivePaolo Penati, Marco Cantini, Rossella Ravagli e Antonio Ceschia
i vincitori del Fleet Italy Awards 2012
Al termine della seconda giornata di Company Car Drive si è svolta anche l’attesa cerimonia per l’assegnazione dei Fleet Italy Awards 2012, giunti alla seconda edizione.
I riconoscimenti sono andati ai migliori progetti riguardanti la gestione di flotte e riferiti al 2012. Il premio é stato indetto da A.I.A.G.A., Auto Aziendali Magazine e GL events Italia. Veniamo quindi ai vincitori. Paolo Penati (Stanley Black & Decker) si è aggiudicato il Fleet Italy Manager Award. Marco Cantini e Rossella Ravagli (Gucci) hanno vinto il Fleet Italy Manager Safety Quality Environment. Mentre ad Antonio Ceschia (Intesa San Paolo) è stato attribuito il Fleet Italy Mobility Award.
I fleet manager da “oscar” sono stati premiati da Giovanni Tortorici, presidente di A.I.A.G.A. (Associazione Italiana Acquirenti e Gestori Auto Aziendali) e presidente della giuria del premio. Alla cerimonia di premiazione è intervenuto anche Emmanuel Lufray, direttore commerciale di Arval, sponsor dell’iniziativa. La giuria dei Fleet Italy Award composta, oltre che dal presidente Tortorici, da Angelo Paletta, professore di Economia Aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bologna, da Gian Primo Quagliano, direttore di Auto Aziendali Magazine, e da Stewart Whyte, direttore di Fleet Audits Ltd, ha attribuito una “segnalazione speciale della giuria” a Fabio Giovannelli Barletta (RAI) e a Giuseppe Pesci (Chiesi Group). Gli altri finalisti dei Fleet Italy Awards sono stati Cesare Bernardoni (Novo Nordisk) e Giacinto De Luca (Cellini).