Casiraghi (Arval): “Puntiamo su consulenza e proattività”

di Vincenzo Conte

Secondo il nuovo Direttore Generale di Arval Italia il noleggio può continuare a crescere e a supportare gli utenti nel processo di transizione energetica

Il particolare momento che la mobilità sta vivendo, che vede da un lato un processo di cambiamento in corso che offre grandi opportunità e dall’altro una forte crisi di disponibilità e di vendite di nuove auto, vede in mezzo al guado i protagonisti della mobilità aziendale, e in particolare le società di noleggio, che sono un punto di riferimento fondamentale per i fleet manager nel panorama degli attori che si occupano di mobilità aziendale. Per questo abbiamo voluto intervistare il nuovo Direttore Generale di Arval Italia, Dario Casiraghi, per capire quali sono i programmi di Arval in merito alle questioni che sono all’ordine del giorno nel settore della mobilità aziendale.

Dottor Casiraghi, quali sono gli asset su cui la mobilità aziendale troverà terreno fertile per un ulteriore sviluppo nei prossimi anni e quali elementi di rottura col passato si delineano nel panorama della gestione di una flotta?

“Indubbiamente stiamo attraversando un periodo molto complesso, qualcosa di nuovo per il nostro mercato. Credo che l’asset più importante sia la consulenza, un aspetto sul quale Arval da tempo investe e continuerà ad investire. Credo sia molto importante in questo specifico frangente essere vicini ai clienti e aiutarli nell’identificare soluzioni di mobilità adeguate allo scenario attuale accompagnandoli attraverso la transizione energetica. Quindi credo che consulenza e proattività saranno i due aspetti vincenti per continuare ad essere riconosciuti come un valore aggiunto dai clienti in questo specifico scenario di mercato”.

Noleggio e mobilità elettrica vanno a braccetto. Al di là delle mancanze infrastrutturali, come possono migliorare i servizi proposti dal noleggio lungo termine per rendere ancora più veloce la diffusione della mobilità elettrica? Quali sono i programmi di Arval da questo punto di vista?

“Arval da un punto di vista di mobilità elettrica è stato un precursore, dal momento che già da 2 anni ha cominciato la transizione energetica delle sue flotte con l’adozione di veicoli elettrici e quindi con tutta una serie di attività di training che stiamo portando avanti anche attraverso la nostra forza commerciale, a beneficio di una decisione consapevole dei nostri clienti per ciò che riguarda il cambio di modalità di approccio al noleggio. L’elettrificazione sarà costante e strutturale nel corso di questi anni, con lo sviluppo di una serie di servizi e di prodotti che permetteranno ai nostri clienti di poter usufruire di una user experience di alto livello, ad esempio con il supporto di una energy card che abbiamo da poco lanciato sul mercato e che continueremo a sviluppare nel corso dei prossimi mesi. Un’altra nostra iniziativa tutt’altro che secondaria è l’elettrificazione dei nostri Arval Premium Center. e Arval Center Grazie ad un’iniziativa congiunta tra Arval e un partner, che in questo caso è Mennekes, siamo riusciti a elettrificare 600 punti delle nostre officine dando così anche possibilità di ricarica a chi è interessato a passare alla mobilità elettrica”.

Un punto fondamentale della vostra strategia di sviluppo sono state le partnership, che portano un valore aggiunto importante per arricchire di contenuti la vostra offerta. Quali sono i vostri programmi da questo punto di vista?

“Le partnership sono decisamente parte della nostra strategia. Ci sono diverse tipologie di partnership che stiamo portando avanti, le dividerei in tre aree principali. La prima sono le partnership automotive, che stiamo continuando a sviluppare con le case auto attraverso una distribuzione concordata di white label sul territorio e attraverso la rete cercando di fornire servizi specifici in base alle necessità della clientela e supportarli da un punto di vista di Operation per far sì che il cliente abbia una risposta veloce e chiara riguardo la fruibilità dei nostri prodotti e della nostra offerta commerciale. La seconda area che stiamo sviluppando riguarda le banche: oltre a lavorare con BNL, la banca del gruppo BNP Paribas di cui facciamo parte, abbiamo siglato una partnership con Intesa Sanpaolo e recentemente abbiamo ampliato il nostro panel con Iccrea e Credem. Siamo l’unico player che può vantare questo tipo di partnership in Italia e siamo contenti di poter sviluppare, a seconda delle strategie del partner bancario e dei prodotti di mobilità che vorrà distribuire presso la loro rete e al target di clienti definito, soluzioni di mobilità per poter continuare ad aumentare anche la cultura e la penetrazione del noleggio. La terza area riguarda invece i provider che ci hanno permesso di aumentare le competenze, di costruire dei prodotti ad hoc e di offrire al cliente quel valore aggiunto in termini di innovazione e di accessibilità del servizio che valorizza la user experience dei nostri clienti e fa sì che Arval continui ad essere un punto di riferimento nell’evoluzione di prodotti di mobilità flessibile”.

Al termine della nostra intervista vorrei che lei si rivolgesse direttamente ai fleet manager, che da un lato oggi si trovano ad operare in condizioni di forte incertezza e dall’altro lato sono chiamati a programmare un futuro per la mobilità aziendale che offre una molteplicità di soluzioni senza precedenti. Che consigli si sente di dargli?

“Il mio suggerimento è quello di affidarsi a un partner consolidato sul mercato in termini di expertise e in termini di credibilità e di continuare ad interagire per poter identificare sempre più bisogni e anticipare i trend di mercato. In un momento di rottura, dove il business as usual di fatto diventa difficile per la mancanza di prodotto e per le lungaggini nei tempi di consegna dei veicoli, la consulenza è la chiave per dare al cliente, al fleet manager, al mobility manager tutti gli elementi necessari per pianificare al meglio la mobilità dei propri employees”.