Car pooling aziendale, il fisco fa chiarezza – Gli esperti rispondono

di Carla Brighenti e Davide De Giorgi

Fisco e dintorni – Gli esperti rispondono, rubrica a cura di Carla Brighenti (dottore commercialista) e Davide De Giorgi (avvocato tributarista)

Quesito: Qual è il trattamento fiscale del car pooling aziendale secondo le ultime disposizioni del fisco?

Il car pooling aziendale è un sistema di trasporto non professionale basato sull’uso condiviso dei veicoli aziendali da parte di una pluralità di dipendenti per un determinato itinerario. Questo servizio si è fortemente sviluppato negli ultimi anni al fine di ottimizzare, o ridurre – anche in termini di sostenibilità ambientale e di maggiore sicurezza stradale – i costi sociali e i costi individuali di trasporto relativi al tragitto casa-lavorocasa. Il servizio di car pooling aziendale non genera reddito da lavoro dipendente; l’eventuale “compenso” percepito dal driver sotto forma di rimborso spese (anche forfettario) non è soggetto a IVA.

Tuttavia, qualora fosse una piattaforma digitale a gestire i veicoli adottati per il car pooling, i compensi riconosciuti alla società che gestisce la piattaforma sarebbero invece rilevanti ai fini Ires e IVA. Questi, in estrema sintesi, sono solo alcuni dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la Risposta n. 461 del 31 ottobre 2019, documento con il quale l’amministrazione finanziaria si è finalmente espressa in maniera compiuta sul fenomeno del car pooling aziendale.