Sono numeri da record quelli del car sharing in Italia. Secondo una ricerca condotta da Aniasa, nel 2016 nel nostro Paese sono stati realizzati ben 6,3 milioni di noleggi (+33% sul 2015). Si tratta di un fenomeno in grande sviluppo, testimoniato anche da altri numeri di assoluto rilievo: 1.080.000 tessere di iscrizione (+70% sul 2015) e una flotta di 6.000 veicoli (+33%).
Dalla ricerca emergono poi altri dati interessanti: l’utente medio del car sharing è maschio, 38 anni in media, pendolare, utilizza il car sharing prevalentemente per motivi di lavoro (nel 55% dei casi è un dipendente di un’azienda), vive soprattutto in zone centrali (46%) e o semi-centrali (27%) nelle quali utilizza il servizio.
Dalla ricerca, inoltre, emerge come in realtà l’auto condivisa al momento rappresenti un’opportunità di mobilità aggiuntiva, eventualmente sostitutiva della seconda auto. Il 43% degli intervistati non è ancora pronto ad abbandonare la propria vettura e il 32% lo farebbe se solo potesse affidarsi pienamente al car sharing, ma l’11% ha rinunciato a comprare un’auto e il 6% ne ha già venduta una, passando al car sharing. I dati mostrano quindi che l’auto condivisa sta ormai avendo un impatto concreto sulle abitudini di mobilità degli italiani.
