L’allarme di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia: “Provocherà sicuramente un arresto della vendita di questo tipo di vetture”

Sono terminati gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in. E, secondo quanto riporta l’Ansa, al momento non è previsto il rifinanziamento. Da quanto risulta dal portale del Mise, restano a disposizione invece i fondi per i veicoli a benzina e diesel a basse emissioni di CO2.
Comprare un’auto elettrica, usufruendo degli incentivi, oggi non è più possibile. Prosegue però – secondo fonti qualificate interpellate dell’Ansa – un “lavoro responsabile sulla transizione ecologica“, in una logica di equilibrio tra “tutela dell’industria e ricadute sociali“.
L’ALLARME DI ANFIA
“Fondamentalmente quello che noi prevediamo è che la fine degli incentivi alle auto elettriche provocherà sicuramente un arresto per la vendita di questo tipo di vetture, anche perché il delta del prezzo è ancora significativo”, spiega Gianmarco Giorda, direttore Anfia.
IL NODO RIFINANZIAMENTO
Giorda chiede che si arrivi al più presto a una soluzione: “In tutta Europa gli incentivi funzionano e anche in Italia hanno funzionato – osserva – ci auguriamo che nelle prossime settimane queste risorse vengano rimesse a disposizione magari prendendole dall’extra-bonus che ha 57 milioni, e che comunque non possono essere utilizzati, perché si tratta di un fondo complementare all’ecobonus; si potrebbero prendere 30-40 milioni, e sarebbe una soluzione tampone”
“Poi – prosegue ancora – Tra un paio di mesi si dovrebbe programmare con la Legge di Bilancio andrebbero individuati incentivi per i prossimi due o tre anni, anche per agevolare la transizione ecologica dal momento che l’incentivo non è l’unico fattore ma è uno dei più importanti”.
“È una vera iattura che si sia prodotta a questa situazione – ragiona Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – La diffusione e il forte l’interesse per l’auto elettrica non va frustato. Questa interruzione degli incentivi sarebbe fortemente dannosa sia per un aspetto pragmatico che per quello psicologico. La soluzione è che il governo adotti un provvedimento il prima possibile per rifinanziare il bonus per risolvere il problema per tutto il 2021″.
“FINO A 40MILA IMMATRICOLAZIONI IN MENO”
“L’impatto della fine degli eco-incentivi per auto elettriche e ibride plug-in potrebbe arrivare fino a 40mila immatricolazioni mancate, dice Francesco Naso, segretario generale Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica.
“Possiamo perdere 20-25mila di veicoli di immatricolato elettrico e altri 15mila di ibride plug-in – spiega Naso – Il rischio arriva quindi a un totale di 40mila veicoli. C’è incertezza sul 2022, legata sia alla mancanza degli incentivi che ai problemi con le materie prime e i chip per l’industria; il rischio è che il mercato italiano possa non essere più appetibile”.