AsConAuto: nel 2023 volume d’affari a 580 milioni nei primi 7 mesi

Una crescita significativa pari al +18,5% rispetto al risultato economico raggiunto nello stesso periodo nell’anno precedente

Si conferma il trend positivo per i consorzi aderenti ad AsConAuto (Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli). Il volume d’affari per i primi sette mesi del 2023 è stato pari a oltre 580 milioni di euro. Una crescita significativa pari al +18,5% rispetto al risultato economico raggiunto nello stesso periodo nell’anno precedente. AsConAuto rappresenta oggi oltre l’80% dei concessionari italiani a testimonianza del successo di un progetto focalizzato sulla distribuzione di ricambi originali sul territorio, fondato da oltre vent’anni grazie  alla iniziativa di alcuni imprenditori italiani  del settore  automotive. Un progetto diventato negli anni un esempio  da imitare in Europa (la Spagna ne ha preso ispirazione) e un caso di studio esemplare. 

“In futuro ci aspettiamo più concorrenza”

“Nel prossimo futuro, probabilmente dovremo fare fronte a un crescente aumento della concorrenza nel post-vendita tra reti autorizzate e indipendenti, con riferimento sia all’attività di riparazione e assistenza, sia alla distribuzione di ricambi. E, nella innovazione, troviamo risposte alle criticità e nuove opportunità di sviluppo – ha spiegato il presidente Roberto Scarabel (nella foto) – Di recente, per esempio, abbiamo creato una metodologia ideata per abbattere i tempi di attesa e i rischi di danneggiamento, a tutto vantaggio degli autoriparatori e dei clienti. Abbiamo fatta nostra una necessità di alcuni grandi gruppi di autoriparatori di ricevere i ricambi originali in tempi inferiori rispetto a quelli del passato. Siamo certi di rendere un servizio anche a tutti gli altri associati. Infatti, abbiamo  provveduto a modificare il modello di consegna in modo che il ricambio originale viaggi direttamente dal distributore all’acquirente con lo stesso mezzo senza effettuare tappe intermedie e trasbordi. Il risultato? Meno tempo di attesa, minori rischi di rottura, maggiore velocità. E, ovviamente, ne risente in modo positivo anche la marginalità. E Il nostro progetto pare sia un caso destinato a fare scuola”.