Arval Preferred, un congresso per la rete preferenziale dei riparatori

di Gianluca Covini

L’occasione per fare il punto sulla situazione del mercato automotive e ella riparazione. Il Network oggi conta 194 Arval Premium Center e 1.489 Arval Center

Non è scontato che un’azienda di noleggio abbia una rete preferenziale di partner e fornitori, ma per Arval si tratta di una realtà consolidata. Il Network Arval è infatti una rete che oggi conta 194 Arval Premium Center (multi servizio) e 1.489 Arval Center (specialisti dei singoli servizi), e che raggiungerà una quota complessiva di circa 2.250 strutture entro il 2025. Una rete incredibilmente organizzata, per offrire ai propri clienti un servizio a cinque stelle, riducendo al minimo i tempi di attesa. Grazie a questa dedizione continua verso il cliente, Arval sta crescendo a un ritmo molto sostenuto, circa il doppio della crescita di mercato di riferimento.

Arval Preferred

“Siamo partiti con il piede giusto anni fa, con una modalità vincente” ha esordito Dario Casiraghi, Direttore General di Arval Italia durante il Congresso Arval Preferred, a Milano il 7 novembre scorso. “Oggi ci troviamo in un mercato in rapida evoluzione, che noi vogliamo gestire da leader. Oltre ai temi legati alla transizione energetica, la nostra attenzione va sempre più verso il cliente, che vuole vivere una vera e propria user experience”. Casiraghi ha fatto poi il punto sullo scenario del noleggio a lungo termine in Italia, un settore in crescita costante che oggi ha una penetrazione superiore al 25% sul totale delle immatricolazioni in Italia, rappresentando anche un acceleratore di tendenze e innovazione per tutto il mercato automotive.

Calo del diesel e crescita delle EV

Durante il congresso è stato evidenziato il continuo calo delle immatricolazioni delle automobili alimentate a gasolio, storicamente le più scelte nelle flotte. Questo è un indicatore molto chiaro dell’andamento del mercato, che occorre saper anticipare con le giuste competenze, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie legate all’elettrificazione. Naturalmente, al tempo stesso sta crescendo la quota circolante dei veicoli elettrici BEV e ci si interroga sul futuro delle riparazioni per questa tipologia di auto. Arval è convinta che il servizio di manutenzione ci sarà sempre, anche se maggiormente legata all’assistenza software, soprattutto da remoto, grazie alla connettività sempre più evoluta dei veicoli.

Efrem Bresolin, Direttore Aftermarket Networks di Arval Italia

Evoluzione della rete preferenziale

“Per noi, gli Arval Premium Center e gli Arval Center sono centri di eccellenza, dei veri e propri partner che espongono il nostro logo e che rappresentano gli ambasciatori della qualità, del servizio e anche del business Arval, visto che molti di loro offrono alla loro clientela i prodotti Arval, dal noleggio ai veicoli usati” ha dichiarato Efrem Bresolin, da quasi un anno nella carica di Direttore Aftermarket Networks di Arval Italia. “Queste strutture sono entrate a far parte del nostro Network preferenziale perché rispettano determinati requisiti per noi imprescindibili per garantire un alto livello di servizio, che abbiamo scelto di certificare con il supporto di un ente esterno. Ad oggi, sono oltre 800 le strutture che hanno ottenuto la certificazione”. Per mantenere questi standard, occorre formazione continua, informazione, innovazione costante, curiosità e passione: stare al passo con un settore in profonda trasformazione, tra elettrificazione del parco auto, strumenti di assistenza alla guida, tecnologie sempre più avanzate che sono più diffuse nelle flotte a noleggio rispetto alla media del parco circolante è infatti una sfida complessa ma necessaria.

Attività post vendita

Manuela Palmieri, Direttore Global Operations, Collection & Insurance di Arval Italia, ha infine presentato le attività post vendita di Arval, svelando numeri e statistiche di rilievo. Ogni anno, Arval gestisce oltre 1 milione di eventi di manutenzione, 65 mila eventi sostitutivi, più di 70 mila consegne di veicoli nuovi e oltre 700 mila interazioni dei driver con il front end service, con un tasso di soddisfazione dei clienti che raggiunge oggi il 95%.