2011, anno chiave per le flotte

di Vincenzo Conte

Il 2010 è stato un anno complicato per le flotte aziendali. Un anno che il comparto del noleggio ha chiuso in leggero miglioramento rispetto al 2009, ma allo stesso tempo un anno che ha visto gli acquisti diretti delle flotte e delle società di noleggio a lungo termine in diminuzione. Date queste premesse, come vedono il 2011 gli operatori di questo settore? Lo abbiamo chiesto ad alcuni rappresentanti delle principali case automobilistiche attive nel segmento delle auto aziendale nel nostro Paese: il quadro che emerge da queste interviste evidenzia una situazione che, per usare un eufemismo, ha grandi possibilità di miglioramento, soprattutto se le problematiche croniche di questo settore saranno finalmente affrontate e risolte.

Fiscalità a perdere
Una su tutte: la questione fiscale. “Per il 2011  – dice  Guido Montanari, direttore vendite di Citroën Italia – è prevista una lieve crescita del mercato delle flotte, che dovrebbe riportarsi quasi ai livelli del 2005. Siamo dunque davanti ad una lenta ripresa, ostacolata tuttavia da fattori quali la fiscalità, che in Italia è molto pressante e rallenta in modo evidente lo sviluppo di questo segmento; il mercato italiano delle auto aziendali, infatti, cresce in modo nettamente inferiore rispetto alla media europea”. “Tra i fattori che maggiormente possono contribuire a far ripartire le auto aziendali – conferma Marco Terrusi, responsabile flotte di Mercedes-Benz Italia – il più importante è certamente quello della fiscalità. Tutte le case automobilistiche sostengono che una riforma fiscale che avvicini l’Italia agli altri Paesi europei porterebbe grandi benefici in termini di vendite per le case automobilistiche ed in termini di entrate fiscali per Stato”. “Per quanto riguarda la fiscalità – aggiunge Nino Colicino, fleet sales director di Renault Italia – per favorire il rilancio dell’auto aziendale si dovrebbe affrontare la questione di una maggiore detrazione dell’Iva. Anche in assenza di provvedimenti di questo tipo, però, per il periodo aprile/dicembre si può prevedere una lieve crescita, legata alle società di noleggio a lungo termine che nel 2011 dovranno effettuare la sostituzione dei parchi auto già rimandata lo scorso anno e non differibile ulteriormente”.

Come sarà il 2011 delle flotte aziendali? Certamente condizionato dalla questione “fiscalità”; e poi ancora più attento all’ambiente, ricco di novità di prodotto e con un occhio particolare rivolto alle piccole e medie imprese ed al popolo delle partite iva, cui saranno dedicati programmi, in particolare per favorirne l’accesso al credito. Questi sono gli elementi più importanti che emergono dalle dichiarazioni dei rappresentanti delle case automobilistiche più attive nel settore delle flotte aziendali nel nostro Paese. Da questi elementi dipendono, in buona parte, le possibilità di dar più vigore alla ripresa.L’anno della ripresa
“Per il mercato delle flotte – sottolinea Marco Terrusi – sono di grande importanza le prospettiva di ripresa dell’economia: anche per questo pure le società di noleggio a lungo termine vedono con ottimismo il 2011. Tra le tendenze che contraddistinguono oggi questo mercato è da mettere in evidenza una maggiore concretezza, che si contrappone alla grande cautela che ha caratterizzato il 2009-2010”. “Le prospettive del mercato flotte per il 2011 – sottolinea Massimo Ruggiero, responsabile flotte di Seat Italia – sono in crescita rispetto al 2010. Sono previste immatricolazioni per 580.000 unità totali rispetto a 550.000 circa del 2010. Si tratta di un aumento dovuto alla necessità delle società di noleggio  a lungo termine di rinnovare il loro parco auto, necessità che non può essere ulteriormente rimandata. In questo contesto Seat sta incrementando le sua vendite già dal 2010, anno chiuso positivamente (+25,4% rispetto al 2009). Per il 2011 ci aspettiamo un’ulteriore incremento; d’altronde una tendenza positiva può essere riscontrata anche nei dati dei primi due mesi dell’anno (+82,9% rispetto all’anno precedente)”. “Un aspetto da evidenziare – aggiunge Nino Colicino di Renault – è la questione dell’accesso al credito: vista la tipologia delle aziende con cui lavoriamo abbiamo cercato di facilitarlo offrendo finanziamenti e leasing a tasso agevolato, formule di noleggio che includono anche pacchetti di servizi (come la manutenzione ed il cambio dei pneumatici). Anche nel mercato dei veicoli commerciali abbiamo lavorato molto sull’accesso al credito e sui servizi offerti, ad esempio dando vita ad una operazione molto forte per quel che riguarda il leasing dei veicoli commerciali. Questo al fine di avvicinare una clientela che ha oggi come primaria esigenza quella di pagare una rata molto bassa”. “Da parte nostra – sottolinea Alberto Cestaro, responsabile vendite flotte di Audi – per il 2011 abbiamo in programma molte novità a livello di prodotto, con l’allargamento della nostra presenza nei diversi segmenti di mercato, il rinnovamento costante dei nostri modelli e l’introduzione di nuovi prodotti. Abbiamo una forte attenzione verso le flotte e per questo siamo attivi con i nostri concessionari per coinvolgere e preparare la rete di vendita per affrontare e presidiare questo segmento. Ad esempio siamo molto attenti al canale delle company car, in particolare per le pmi, cercando di fornire attraverso i nostri concessionari ai nostri potenziali clienti una consulenza qualificata ed una professionalità adeguata alle aspettative di chi si avvicina al marchio Audi. Oggi l’attenzione verso il cliente è un fattore di cruciale importanza, che può fare la differenza per il successo sul mercato insieme, ovviamente, alle qualità della gamma. Un altro aspetto molto importante su cui Audi sta lavorando è il post-vendita: il livello di servizi e di assistenza offerto ai nostri clienti  deve rispecchiare le loro aspettative. Per questo stiamo lavorando al fine di potenziare la nostra rete ufficiale e per offrire nuove soluzioni di manutenzione programmata per i clienti flotte: il tutto per rendere più completa e qualificata l’esperienza di acquisto di un’Audi”.

Piccole e medie imprese
“Vi è inoltre da sottolineare  – afferma Marco Terrusi – come un ulteriore stimolo per la ripresa del mercato delle flotte potrebbe venire da una maggiore attenzione al segmento delle piccole e medie imprese, con politiche commerciali dedicate. A questo proposito Mercedes-Benz ha deciso di intraprendere un programma di investimenti molto corposo per migliorare l’offerta commerciale dedicata alle PMI e per rendere il network dei concessionari preparato per offrire consulenza e presidio anche in questo segmento di mercato”. “A questo proposito Citroën – sottolinea Guido Montanari – può contare sulla presenza dei Business Center, concessionari che hanno a disposizione allestimenti e venditori specializzati nella vendita ad aziende e liberi professionisti e possono offrire una serie di servizi e convenzioni economiche dedicate. Per i nostri clienti business abbiamo previsto una serie di contratti di servizio che garantiscono una mobilità completa a chi utilizza la vettura per motivi di lavoro, incluse una serie di opzioni come l’automobile sostitutiva in caso di furto, o incendio, e il cambio pneumatici estivi/invernali”.
“L’offerta di Fiat Group Automobiles per le aziende, tramite la struttura Corporate Fleet Solutions – dice Nicola Pumilia, responsabile fleet mercato Italia di FGA – parte dall’ampia gamma di prodotto, mettendo a disposizione del cliente motori ecologici, lo strumento eco:Drive fleet (cioè la declinazione di eco:Drive riservato ai fleet Manager) ed offrendo una grande possibilità di personalizzazione della flotta aziendale grazie al supporto del Centro Stile Fiat. Due leve decisive a supporto dell’azione dei Fleet Key Account sono la capillarità della rete di distribuzione e di assistenza in Italia e in Europa (in Italia il servizio post vendita è garantito da oltre cinquemila officine autorizzate del Gruppo) e l’amplissima gamma di nostri  prodotti disponibili”.

Ambiente e noleggio
Un fattore di particolare rilevanza nelle scelte delle aziende è la crescente importanza della questione ambientale. “La diffusione delle alimentazioni alternative – mette in evidenza Guido Montanari – potrà avere un importante impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2. Questo con un duplice effetto positivo per le aziende: da un lato consentendo consumi inferiori e dall’altro permettendo alle imprese di sostenere la politica ambientale di abbattimento delle emissioni”. “Ci sono diversi fattori di cambiamento – continua Alberto Cestaro – che influiscono sull’andamento del mercato delle flotte aziendali. Ad esempio, il fenomeno del downsizing, che è ormai una tendenza consolidata, e più in generale la maggiore attenzione delle aziende alle tematiche ambientali. Altro fattore da sottolineare è la crescente importanza del noleggio a lungo termine. Tra le aziende di dimensioni maggiori il noleggio a lungo termine è certamente la soluzione più utilizzata per la gestione delle flotte aziendali. Oggi però a interessarsi a questa modalità di gestione sono anche le piccole e medie aziende ed il popolo delle partite iva, che ricercano formule di noleggio più adatte ad un cliente più piccolo e con esigenze peculiari. Audi può vantare numerosi aspetti positivi riguardo a tutti i fattori elencati. Solo per citarne alcuni: forte attenzione verso l’ambiente, un gamma in espansione che incontra le necessità dei diversi tipi di clientela, un prodotto che esercita un forte fascino sul consumatore e dispone di una tecnologia evoluta”. “Per le aziende particolarmente sensibili alla questione ambientale – afferma Nicola Pumilia – Fiat propone soluzioni come eco:Drive (ed in particolare eco:Drive Fleet), un software di particolare interesse (basato sulla piattaforma Blue&Me sviluppata congiuntamente da Fiat e Microsoft) che consente ai fleet manager di capire come lo stile di guida dei guidatori influenzi l’emissione di sostanze inquinanti e i consumi, e di individuare le linee guida per modificarlo al fine di minimizzare l’impatto ambientale. Il tutto si basa su una chiavetta Usb da inserire sulla piattaforma Blue&Me dell’auto, chiavetta che registra tutti i dati relativi alle caratteristiche della vettura e del guidatore. Tali dati vengono poi scaricati in un Pc per ottenere un report sul consumo di carburante e sull’emissione di CO2. Tragitti, tempi, consumi, emissioni, possono essere analizzati singolarmente o aggregati dal fleet manager e utilizzati per indicare ai conducenti i modi per guidare in modo più efficiente. La fase di sviluppo del sistema è stata condotta in collaborazione con grandi clienti corporate come Bosch, Eni e Coca-Cola HBC Greece. Il sistema consente di razionalizzare l’impiego dei veicoli, rilevando i dati di percorrenza di ogni singolo mezzo e guidatore, così di ottenere notevoli risparmi (fino al 16%)”:

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